Ticino e Grigioni

Salari minimi anche per le stazioni di servizio ticinesi

Il Consiglio federale ha rimosso l’eccezione prevista per il Ticino nel CCL nazionale in vigore dal 2018

  • 17 ottobre 2023, 10:35
  • 17 ottobre 2023, 10:44
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Di: RG/Christian Gilardoni/ARi 

A breve saranno previsti salari minimi anche per le stazioni di servizio in Ticino. Il Consiglio federale ha infatti deciso di rimuovere l’eccezione che in questo senso era prevista nel Contratto collettivo nazionale in vigore dal 2018.

L’obbligatorietà generale del CCL, in buona sostanza, fa stato per tutto il territorio svizzero. L’eccezione era stata inserita dopo un ricorso dell’Associazione ticinese delle stazioni di servizio (ATSS) e di alcuni datori di lavoro. Contro la decisione di Berna si era subito schierato UNIA. “Abbiamo rinegoziato chiaramente il contratto nel 2021” ma i datori di lavoro ticinesi si erano opposti “all’obbligatorietà generale per il Ticino” con un ricorso, commenta Chiara Landi, responsabile del sindacato per il settore terziario. Ora però il Governo “ha respinto tutti i ricorsi, dando ragione poi alla comunità contrattuale che aveva introdotto appunto i salari minimi anche per il Ticino”.

01:17

RG 07.00 del 17.10.23 - Il servizio di Christian Gilardoni

RSI Info 17.10.2023, 10:31

Il salario minimo per il personale non formato, dall’inizio del prossimo anno, sarà quindi di 3’600 franchi al mese per 13 mensilità. I lavoratori in Ticino non saranno però retribuiti come nel resto del Paese. Se finora, infatti, i cantoni erano divisi in 2 livelli con salari differenti, ora c’è un terzo livello solo per il Ticino, dove i salari sono ulteriormente più bassi, almeno di 130 franchi al mese.

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