Si è tenuto questa mattina (giovedì) a Bellinzona l’incontro sul salario minimo, anche e soprattutto alla luce della questione TiSin (vedi correlati), tra il direttore del Dipartimento finanze economia Christian Vitta, i sindacati UNIA e OCST e le organizzazioni economiche AITI e Camera di commercio ticinese.
Secondo un comunicato, la discussione ha portato gli attori coinvolti a condividere una serie di punti comuni. Innanzitutto viene sottolineato come la deroga prevista per i contratti collettivi di lavoro (CCL) sia "volta a valorizzare il partenariato sociale, dando tempo alle parti di progressivamente adattarsi ai nuovi parametri salariali previsti dalla legge”.
Sindacati, associazioni economiche e Cantone hanno pure rilevato come per alcune attività economiche la nuova soglia minima possa “comportare un pericolo per la sopravvivenza stessa della azienda". È stato quindi ribadito che uno degli obiettivi delle parti è quello di “trovare soluzioni che permettono anche la salvaguardia dei posti di lavoro nel rispetto dell’obiettivo posto dalla legge”. A proposito delle difficoltà delle aziende a raggiungere la soglia, i sindacati hanno però chiesto dati oggettivi alla controparte padronale.
Al contempo le parti affermano che i ricorsi pendenti al Tribunale federale potrebbero cambiare in maniera importante il quadro di riferimento, a dipendenza di cosa deciderà la Corte.
Controlli da dicembre e necessità di un monitoraggio
Infine viene confermato l’avvio dei controlli dal momento in cui la legge verrà applicata, quindi il prossimo 1° dicembre. “Le parti concordano sulla necessità di avviare un’attività di monitoraggio a partire dal momento che la legge sarà applicata” conclude la stringata nota.
Vitta sui contratti collettivi
Telegiornale 23.09.2021, 14:30
RG 12.30 del 23.09.2021 - Il servizio di Luca Berti
RSI Info 23.09.2021, 14:34
Contenuto audio
Le difficoltà del mercato del lavoro ticinese
Il Quotidiano 21.09.2021, 21:00