San Bernardino, strada spianata per il rilancio

Il progetto per il rilancio di San Bernardino procede veloce. Giovedì sera il Consiglio comunale ha dato il suo via libera alla cessione (tramite diritto di compera) dei terreni necessari all'edificazione del comparto Acubóna per l'edificazione di un resort con strutture alberghiere, bagni termali, centro benessere e autosilo. La questione, dopo l'esame da parte del Patriziato per i terreni di sua proprietà prevista il prossimo 24 maggio, sarà sottoposta alle urne (si voterà il 18 giugno).

La realizzazione del complesso nei terreni nell'area soprastante l'edificio della fonte minerale è uno dei tasselli del piano complessivo per la rivitalizzazione della località turistica altomesolcinese che sta prendendo sempre più corpo. La procedura per la ristrutturazione delle vecchie strutture ricettive sta avanzando (si partirà da Ravizza e Brocco & Posta, poi toccherà anche a Suisse, Central e Casa Pregassona) così come per l'edificazione del complesso Pian Cales. Nel frattempo sono state concesse licenze edilizie anche per altre iniziative, come la ristrutturazione dell'hotel Albarella in disuso da anni.

Gli accordi tra Municipio di Mesocco e San Bernardino Swiss Alps prevedono inoltre la condizione della riapertura degli impianti di Confin. Il progetto di riattivazione, sottolinea in un comunicato la società, "procede rapidamente e l’obiettivo è quello di poter essere attivi quanto prima, per un’area che consenta di tornare a sciare, ma che segua uno sviluppo generale che dia la possibilità di utilizzo per ulteriori attività sportive e di piacere, per un utilizzo non solo invernale, ma attivo tutto l’anno". Alla riattivazione delle strutture esistenti, seguirà un ammodernamento e uno sviluppo che sarà presto presentato alle autorità federali.