Il volume di traffico che attraversa il San Gottardo alla vigilia delle ferie pasquali resta molto basso, ma le automobili in direzione del Ticino non mancano e il blocco allestito nel canton Uri per sensibilizzare le persone non ha dissuaso nessuno dal recarsi nel cantone a sud delle Alpi, particolarmente colpito dalla pandemia di coronavirus.
No al turismo in Ticino
Il Quotidiano 07.04.2020, 21:00
Un anno fa, le vetture in attesa di entrare del tunnel formavamo un serpentone di lamiera di circa sette chilometri, quest’anno invece di code non ce ne sono e la domanda delle autorità di astenersi dal recarsi in Ticino, aveva già portato nei giorni scorsi a una notevole riduzione del traffico, con una quota pari al 20% del normale.
Il volume nel frattempo si è ridotto ulteriormente e, secondo quanto riferito dalla polizia urana, è pari al 10% del normale (circa 1’800 veicoli al giorno contro i 17'000 che in un anno normale si contano nei periodi di maggiore traffico).
Covid-19, in Ticino il picco è stato raggiunto
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Oggi sono stati fatti accostare circa 300 veicoli, i conducenti hanno tutti deciso di proseguire il viaggio. Tra quelli fermati ci sono molti che partono per un soggiorno di una settimana.
Alcuni turisti provenienti dalla Svizzera tedesca hanno giustificato il viaggio con il fatto di possedere una residenza secondaria in Ticino e di volervi trascorrere la Pasqua come sempre fatto.
Alcuni viaggiatori controllati oggi provenivano dall'Olanda o dalla Germania ma si trovavano già in Svizzera prima della chiusura delle frontiere.
Controlli al Gottardo
Telegiornale 09.04.2020, 22:00