Scuola dell’infanzia, la pausa pranzo per i docenti resta un problema

La pausa pranzo di trenta minuti è stata riconosciuta alle docenti e ai docenti della scuola dell’infanzia nel 2019, ma ancora oggi fatica a essere rispettata per la mancanza del personale (operatrici ed operatori) che dovrebbero sostituire i docenti e accudire i bambini in quel momento. E secondo gli ultimi dati, durante l’anno scolastico 2023/2024, il governo ha riconosciuto che su 418 sezioni, ben 254 erano ancora senza operatore...

Pausa meridiana è un termine ricorrente tra i docenti della scuola dell’infanzia. Nelle direttive concernenti gli operatori del DECS viene spiegato di cosa si tratta: “I docenti di scuola dell’infanzia con refezione, che lavorano per un giorno intero e che sono anche responsabili del momento educativo del pasto, devono poter usufruire di una pausa meridiana di 30 minuti, di regola tra le 11.00 e le 14.00”. Un’esigenza, non un capriccio, come sottolinea il sindacato deocenti VPOD. Resta il fatto che durante l’anno scolastico 2023/2024, più della metà delle sedi era ancora senza operatore e quindi non poteva garantire ai docenti la loro pausa. Il DECS, dal canto suo, ha rivisto i requisiti base per i bandi di concorso comunali.

Tra i comuni che da lunedì inizieranno “in regola” il nuovo anno scolastico troviamo Vacallo, 4 sezioni di scuola dell’infanzia, una settantina di bambini e una nuova figura tra il corpo insegnanti, assunta a tempo parziale... Una soluzione-compresso, anche perché i sindacati avevano proposto un docente e mezzo per ogni sezione, una richiesta che non è piaciuta alla politica, per una questione di aumento dei costi.