Frequenza facoltativa delle scuole dell'infanzia e - per quei comuni che dovessero riscontrare oggettive difficoltà - anche della prima e della seconda elementare. Ma - in questo caso - solo con l'accordo dell'ispettore scolastico. Questa è la proposta formulata ai rappresentanti dei Comuni dal Dipartimento dell'educazione della cultura e dello sport, comunicata martedì nel tardo pomeriggio congiuntamente da DECS e Dipartimento delle Istituzioni.
“L’incontro odierno – che ha avuto luogo in un clima caratterizzato da un buon spirito di collaborazione – ha permesso di discutere e approfondire la situazione epidemiologica attuale, le motivazioni di natura psicologica legate al rientro degli allievi in classe e le modalità che i Comuni dovranno adottare per rispettare le misure di igiene e la distanza sociale accresciuta. L’accento è stato messo in particolare sul benessere psico-fisico dei bambini che in questa situazione di crisi è possibile garantire solo ricostruendo una quotidianità rassicurante, anche se solo parziale, all’interno della comunità scolastica” si legge nel comunicato.
Tra i comuni, secondo quanto riportato, in generale la maggior parte di essi si è detta favorevole alla riapertura delle scuole. “Non sono tuttavia mancate le voci critiche, che hanno ribadito le difficoltà pratiche che alcuni di essi incontrano nel farlo” ribadisce la nota.
Manuele Bertoli ha quindi espresso la volontà di prendere in esame eventuali problemi che dovessero presentarsi e, in questo senso, rientra appunto l’introduzione della deroga all’obbligatorietà di frequenza per gli allievi della scuola dell’infanzia. Per quanto riguarda le scuole elementari, “i Comuni oggettivamente in difficoltà nell’adottare le direttive cantonali potranno, se del caso, richiedere al proprio ispettorato di riferimento una deroga alla frequenza obbligatoria per gli allievi dei primi due anni di scuola elementare”.
Verranno infine sperimentate modalità didattiche alternative, che serviranno “a definire le modalità con cui affrontare il prossimo anno scolastico tenuto conto della necessità per tutta la popolazione di convivere a lungo con il virus” conclude il comunicato.
Per il momento non sono state invece ancora fornite informazioni per quanto riguarda le scuole medie, di competenza esclusiva cantonale.
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Il Quotidiano 28.04.2020, 21:00