La concentrazione di CO2 è minore nelle aule scolastiche ticinesi che sono ubicate all’interno di edifici certificati Minergie. Ovvero dove ci sono impianti di ventilazione meccanica centralizzati o che beneficiano di un’apertura automatizzata delle finestre, grazie a dei sensori. In queste stanze i valori sono quasi sempre al di sotto dei 1'400 ppm (parti per milione), quindi a un livello qualitativo che va da "buono" a "ottimo". È sopra i 2'000 ppm, che l’UFSP definisce insufficiente la qualità.
Le concentrazioni di CO2
Il progetto di ricerca QAES, coordinato da SUPSI e IDM Alto Adige, per valutare la qualità dell’aria all’interno della aule scolastiche, mostra come in quelle dove la ventilazione è gestita manualmente, la situazione è migliorabile. In queste il valore 1'400 ppm viene superato per il 20-25% del tempo di lezione. La soglia critica non è tuttavia mai stata oltrepassata per un lasso di tempo superiore al 10% della lezione.
Buone notizie giungono dal monitoraggio del radon, che è la seconda causa del cancro ai polmoni dopo il fumo. In nessuna struttura è stato superato il valore di riferimento.
Le concentrazioni di radon