Strade e incidenti mortali: un picco in Ticino

Nel 2024 hanno perso la vita 19 persone a seguito di incidenti stradali in Ticino. Erano anni che le vittime non erano così tante. Sotto questo profilo l’anno da poco trascorso si è così rivelato il peggiore, se si considera l’arco di tempo iniziato nel 2014, quando i casi furono 8.

Il picco del 2024 va naturalmente contestualizzato. In un’ottica puramente numerica, infatti, le variazioni in periodi medio-brevi non sorprendono. Ma fanno ugualmente riflettere, evidenziando che non bisogna abbassare la guardia e occorre continuare a fare prevenzione. Circa poi le cause degli incidenti, “ci sono stati 4 casi in cui molto probabilmente” a determinarli era “un malore antecedente l’incidente”, spiega il portavoce della polizia cantonale Renato Pizolli, aggiungendo però che in altri casi sono stati “la velocità, l’alcool, oppure la distrazione ad aver determinato” esiti letali.

Come agire per rafforzare la sicurezza stradale? In generale una maggiore consapevolezza e anche una “dinamica congiunta fra la prevenzione, la tecnologia e anche altri aspetti come la repressione hanno un’incidenza importante”, sottolinea Pizolli. In questo ambito l’informazione ha un ruolo rilevante e anche il TCS, che se ne occupa a 360 gradi fra corsi teorici e collaudi, rileva che vi è una maggiore presa di coscienza generale.

Va poi evidenziato che i veicoli odierni offrono più sicurezza. Se si considera che “fino a 45 anni fa non c’era neanche l’obbligo delle cinture”, oggi si dispone di dispositivi come l’airbag, l’ABS, sistemi che tengono la distanza e mantengono la carreggiata, i quali “aiutano il conducente ad avere una guida più sicura”, rileva Barbara Fantini, responsabile TCS per i corsi e la scuola guida. Bisogna però chiaramente conoscerli.