Ticino e Grigioni

Sui ristorni agisca il Governo

Il Gran Consiglio ticinese sprona il Consiglio di Stato ad intervenire e ad avviare trattative con le autorità italiane

  • 28 maggio 2018, 19:57
  • 23 novembre, 01:22
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  • ©Ti-Press

Il Governo ticinese deve adoperarsi quanto prima per avviare trattative con le autorità italiane, affinché i ristorni dei frontalieri vengano utilizzati anche per il finanziamento di servizi e infrastrutture in favore della mobilità transfrontaliera.

Dopo un intenso dibattito, il Parlamento ha approvato lunedì una mozione PPD di Maurizio Agustoni e Giorgio Fonio, con 43 voti favorevoli, 12 contrari e 21 astenuti.

Il voto di oggi, di fatto, è una chiara indicazione al Consiglio di Stato, che entro il 30 giugno dovrà versare all'Italia i ristorni. Sul tavolo del Governo vi è una proposta del presidente Claudio Zali di bloccare una parte dei fondi, affinché l'Italia concretizzi alcune opere di interesse transfrontaliero, promesse da tempo.

I due fronti

Fiorenzo Dadò (PPD), relatore del rapporto di maggioranza della commissione gestione e finanze, nel suo intervento ha ricordato l’importanza della posta in gioco e ha spronato il l'Esecutivo cantonale ad organizzare entro la fine di giugno un incontro con i comuni di frontiera per affrontare la questione.

Di parere opposto Matteo Quadranti (PLR), relatore del rapporto di minoranza, stando al quale: “Non bisogna mettere a rischio il diritto federale e gli interessi di Confederazione e altri cantoni. La via della trattativa cantonale rimane possibile, ma è limitata”.

CSI/bin

Per saperne di più:

04:59

Ristorni, il Parlamento chiede di trattare con l'Italia

Il Quotidiano 28.05.2018, 21:00

01:10

RG 07.00 del 29.05.2018 Il servizio di Alberto Tettamanti

RSI Info 29.05.2018, 11:49

01:15

RG 08.00 del 29.05.2018 Il servizio di Amanda Pfändler

RSI Info 29.05.2018, 11:49

4:44:40

Gran Consiglio ticinese, la seduta integrale del 28 maggio 2018

RSI Info 29.05.2018, 10:02

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