Ticino e Grigioni

"Frontalieri, no a ratifica"

Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia si oppone all'accordo del 2015 con la Svizzera sull'imposizione fiscale

  • 24 maggio 2018, 19:53
  • 23 novembre, 01:24
Frontalieri dall'Italia verso la Svizzera durante l'ora di punta

Frontalieri dall'Italia verso la Svizzera durante l'ora di punta

  • Ti-Press

I presidenti di Senato e Camera si adoperino per evitare la ratifica dell'Accordo del 2015 con la Svizzera sull'imposizione fiscale dei lavoratori frontalieri. Così il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Alessandro Fermi.

"Lo Stato italiano - scrive Fermi in una lettera indirizzata a Roberto Fico (M5S) e Maria Elisabetta Alberti Casellati (Forza Italia) - deve mettere in campo ogni iniziativa utile nei confronti della Confederazione a tutela dei nostri cittadini e dei Comuni italiani, mantenendo in vigore le condizioni contenute nell'Accordo del 1974".

L'accordo tuttora vigente, spiega una nota del Consiglio regionale, destina ai Comuni i ristorni dei lavoratori frontalieri a titolo di compensazione delle spese sostenute dagli oltre 60'000 lavoratori italiani.

La proposta del Presidente del Consiglio di Stato, Claudio Zali, avanzata al Governo cantonale, secondo cui i ristorni dovrebbero essere vincolati a servizi utili alla mobilità transfrontaliera, secondo Fermi "è inaccettabile e viola le norme e gli accordi sottoscritti".

ATS/M. Ang.

Correlati

Ti potrebbe interessare