Ticino e Grigioni

Tra i vaccinati 25 volte meno ricoveri

Nell'ultimo mese su 1'566 ospedalizzati in Svizzera per Covid, 61 avevano ricevuto due dosi - Zanini: "Dato che dimostra i benefici del vaccino"

  • 2 settembre 2021, 22:52
  • 20 novembre, 19:44
02:41

Il vaccino riduce di 25 volte il rischio di essere ricoverati

Telegiornale 02.09.2021, 22:00

Di: Mattia Pacella 

Se il vaccino non copre al 100% dalle infezioni, lo fa molto bene dai casi gravi anche in Svizzera. Sono i dati stessi a dirlo: da luglio i ricoveri sono cresciuti sempre più, come si vede nel grafico sottostante; sono tuttavia pochissimi i pazienti completamente vaccinati finiti in ospedale per covid. “Questo - spiega farmacista cantonale Giovanmaria Zanini al TG – non lascia spazio a dubbi. Ora che il virus purtroppo sta circolando ancora molto e ha ripreso a fare danni, cominciamo anche ad avere dati più solidi che dimostrano i benefici del vaccino. E lo dimostrano in un modo che finalmente spero diventi indiscutibile".

Ricoverati vaccinati, e non

Ricoverati vaccinati, e non

  • RSI

Solo 1 ospedalizzato su 25 era vaccinato completamente

I dati dell’ultimo mese ci dicono che sono finite in ospedale 1’566 persone, di queste 61 erano vaccinate con due dosi. Il che vuol dire che il 96,1% dei ricoverati non era vaccinato completamente. “Questo vuol dire che in ospedale a fronte di una persona vaccinata, ne abbiamo 25 che non sono vaccinate. Detto altrimenti, essere vaccinati riduce di 25 volte il rischio di finire in ospedale se si prende il coronavirus”, spiega Zanini.

Ospedalizzati nell'ultimo mese in Svizzera

Ospedalizzati nell'ultimo mese in Svizzera

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Preoccupa inoltre l’età media delle persone ospedalizzate, che è scesa rispetto al passato negli ultimi 30 giorni, nell’intero Paese: “Siccome il vaccino funziona - conclude Zanini - e visto che gli anziani sono vaccinati molto bene, ad esempio sopra gli 80 anni in Ticino c’è un tasso sopra il 90%, la conseguenza è che le persone che finiscono in ospedale sono più giovani. Non ci sono più gli anziani, ma ora abbiamo un numero importante di degenti di mezza età, sui 40-50 anni".

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