Il sovraccarico ormai cronico rischia di portare a un "pericoloso intasamento" delle autorità giudiziarie ticinesi. Lo ha detto Matteo Cassina, presidente del Tribunale d’appello, venerdì, durante l'inaugurazione del nuovo anno giudiziario che vedeva, tra i temi trattati, anche l'introduzione di un sistema di valutazione delle prestazioni dei magistrati.
Infatti, come gli altri dipendenti pubblici, sottostanno alla nuova legge stipendi dei dipendenti dello Stato. "La giustizia è indipendente ma non dall'efficienza", ha sottolineato il consigliere di Stato Norman Gobbi.
Nonostante il sistema funzioni, Cassina si è detto preoccupato per la mole di lavoro elevata e in costante crescita, sollevando dubbi sui ricorsi al Consiglio di Stato che, nel 50% dei casi viene accolto dal Tribunale amministrativo (TRAM).
"Il filtro funziona, ma non sempre nel caso della legge federale sugli stranieri perché l’approccio del Consiglio di Stato è più restrittivo mentre il TRAM deve tener conto anche delle indicazioni del Tribunale federale", ha concluso Gobbi.
CSI/AnP
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