Il Sindacato Unia regione Ticino, tramite una nota inviata mercoledì, ha contestato e smentito quella che ritiene essere un'insinuazione contenuta nel testo e nel titolo dell'articolo odierno del Corriere del Ticino, secondo cui lo stesso sindacato avrebbe "piazzato" dei propri "insider" all'interno della società Argo 1 "per sviscerare alcuni aspetti utili all'azione sindacale". Frasi per le quali non si escludono azioni legali proprio da parte del sindacato.
La nota ribadisce, in particolare, che i lavoratori di Argo 1 che vengono citati non sono degli infiltrati ma delle persone che si sono rivolte al sindacato per denunciare i soprusi di cui erano vittime. Precisano che sono da anni impegnati nell'opera di contrasto delle derive e degli abusi del mercato del lavoro, incoraggiando a denunciare quando questi possono avere una rilevanza penale. Infine ricordano che "la denuncia di tutti i comportamenti criminali all'interno del mercato del lavoro di cui si viene a conoscenza, che il Corriere del Ticino definisce un modo "per sviscerare alcuni aspetti utili all'azione sindacale", è una prassi di Unia che resterà tale".
Dopo la presa di posizione di Unia, il direttore del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia ha negato ogni intenzione di screditare il lavoro altrui. "In tutta questa vicenda, ha detto, ci vuole la massima trasparenza. Il pubblico deve essere messo a conoscenza di tutti i fatti di cui noi entriamo a conoscenza rispettando leggi e persone, ed è quello che ha fatto il Corriere. Non ci sono state smentite su questo". Infine Syindicom, il sindacato dei media e della comunicazione, mercoledì pomeriggio tramite una nota ha "stigmatizzato l'articolo del Corriere del Ticino sul caso Argo 1 - si legge testualmente - poichè contrario alle buone regole del giornalismo corretto".
Red.MM