Ticino e Grigioni

Un'idea ticinese... per scaldare gli ucraini

Nel corso della Ukraine Recovery Conference, un'azienda di Ligornetto ha presentato una tecnologia che produce un biocarburante partendo da biomassa agricola o scarti di allevamento

  • 5 luglio 2022, 18:11
  • 20 novembre, 15:34
Giovanni Arioli, CEO della Laborex di Ligornetto

Giovanni Arioli, CEO della Laborex di Ligornetto

  • RSI
Di: Joe Pieracci 

"Il nostro progetto permette di produrre un biocarburante, ovvero una cosa molto simile al gas che viene utilizzato nei riscaldamenti in Ticino, partendo da biomasse agricole o da scarti di allevamento".

Così Giovanni Arioli, CEO della Laborex di Ligornetto, ci parla della tecnologia che ha presentato agli ucraini nel corso della Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina che si è tenuta a Lugano. E questo è solo uno dei molti esempi di possibili collaborazioni tra i due paesi di cui si è discusso in questa due giorni al Palacongressi.

"Questo progetto - aggiunge Arioli - permette di ridurre le dimensioni di questi impianti in modo che possano essere utiizzati anche in piccoli allevamenti".

Una volta prodotto, il biogas può poi essere utilizzato tramite immissione in rete oppure per produrre energia elettrica. Ma perché può essere interessante? "Perché il settore agricolo e quello dell'allevamento in Ucraina sono molto importanti. E perché l'Ucraina ha la necessità di rendersi maggiormente indipendente dalla Russia da un punto di vista energetico", conclude Arioli.

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