Una nuova speranza si è accesa ieri, mercoledì, per quelle persone con disabilità che vivono in strutture medicalizzate e per tutti coloro che le frequentano. Norman Gobbi, il presidente del Consiglio di Stato, ha infatti dichiarato ai microfoni della RSI la possibilità per questo gruppo della popolazione di vaccinarsi a partire da marzo.
È infatti da tempo che le organizzazioni ticinesi che operano in questi istituti richiedono un passaggio di priorità. "Per noi le parole del presidente del Consiglio di Stato sono molto importanti", spiega Danilo Forini, direttore Pro Infirmis, che lunedì si diceva deluso dal mancato ascolto delle autorità ticinesi nei confronti del settore.
Ma la situazione è ancora delicata. Per ricevere il vaccino a marzo la categoria delle persone con disabilità dovrebbe passare alla priorità tre e abbandonare l'attuale penultimo posto, ovvero l'ottavo. "Aspettiamo quindi delle conferme dalle autorità sanitarie", conclude Forini.
Continuano ad essere molte però le incertezze. Il farmacista cantonale ha dichiarato mercoledì a Modem che nemmeno i 3'500 anziani sopra gli 80 anni, che si sono annunciati nei vari comuni, sanno quando potranno ricevere un appuntamento per la somministrazione del preparato.
"La testimonianza di ieri ha dimostrato che vi è la possibilità di rivedere la lista delle priorità, ma aspettiamo conferme - commenta Claudio Naiaretti, presidente della conferenza cantonale dei direttori degli istituti sociali ticinesi - I vaccini ora sappiamo che non ci sono, ognuno dovrà aspettare il proprio turno, ma il punto è proprio quale sarà il nostro".