Le forze curde in Siria chiedono agli Stati Uniti di "assumersi le proprie responsabilità morali" e di "rispettare le promesse", dopo aver accusato Washington di averle abbandonate davanti all'offensiva delle truppe turche.
"I nostri alleati ci avevano garantito la loro protezione", invece "ci hanno abbandonati con la loro ingiusta decisione di ritirare le loro truppe alla frontiera turca", hanno deplorato le Forze democratiche siriane in un comunicato diramato sabato. "Ci avete mollati, ci avete lasciati al massacro. Ci avete venduti, questo è immorale", ha dichiarato alla stampa il generale Mazloum Kobani Abdi, il leader militare dei curdi siriani.
Battaglia per Ras el Ain
Le forze turche e le loro alleate siriane hanno intanto annunciato di aver conquistato Ras el Ain, città di frontiera di importanza strategica. I curdi dell'YPG smentiscono di essere stati scacciati e secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani i combattimenti per il controllo della località proseguono. L'obiettivo di Ankara è quello di creare una fascia di sicurezza di 32 chilometri di larghezza fra il confine turco e l'area in cui i curdi, approfittando della guerra in Siria, hanno costituito una zona autonoma.
Gli USA minacciano sanzioni alla Turchia
Telegiornale 12.10.2019, 14:30
Germania e Francia bloccano le vendite di armi
Berlino, intanto, ha deciso di bloccare la vendita di armi ad Ankara. Una misura, ha dichiarato il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, voluta per contrastare l’offensiva militare in corso. Una strategia, questa, adottata anche da Parigi, che ha "sospeso" l'esportazione di materiale bellico. Manifestazioni di sostegno alla popolazione curda si sono svolte in diverse città europee, in Germania e in Francia in particolare, e svizzere, tra cui anche a Bellinzona.
Sostegno alla popolazione curda; manifestazione a Bellinzona
RSI Info 12.10.2019, 19:40
Quarto giorno di offensiva turca in Siria
Telegiornale 12.10.2019, 22:00
Tre domande a Valeria Giannotta
Telegiornale 12.10.2019, 22:00