È molto probabile che l'Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca "almeno fino al 2027": lo afferma il ministro dell'Energia russo Nikolay Shulginov, intervistato dall'agenzia Tass in occasione dell'Eastern Economic Forum. "L'Europa non può fare affidamento su nessuno tranne che sugli Stati Uniti, che stanno aumentando la produzione di gas naturale liquefatto", spiega Shulginov.
"Penso che il prossimo inverno dimostrerà quanto sia reale o meno la loro fiducia nella possibilità di rifiutare il gas russo. Farlo porterà all'arresto della loro industria e della loro produzione di energia elettrica tramite gas. Sarà una vita totalmente nuova per gli europei: assolutamente insostenibile per loro", aggiunge il ministro russo dell'Energia.
Frattanto la Russia sembra intenzionata a continuare a fornire risorse energetiche "agli Stati amici" e reindirizzerà le forniture nel caso in cui i paesi del G7 stabiliscano un price cap al petrolio e al gas russi: lo ha specificato sempre il ministro dell'Energia russo Shulginov. "Qualsiasi azione, inclusa l'istituzione di un price cap, crea le condizioni per avere un deficit e aumentare la volatilità dei prezzi - afferma Shulginov, citato dall'agenzia Tass -. La Russia come partner affidabile fornirà risorse energetiche ai partner negli Stati amici". Mosca “interromperà le forniture di petrolio e prodotti petroliferi a Paesi e società che introdurranno il price cap”, aveva poco prima affermato il vice primo ministro russo Alexander Novak.