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Le onde di pace di Radio Al Balad

In Giordania, una radio comunitaria ha creato un programma condotto da giornalisti siriani per le migliaia di rifugiati che vivono nel Paese

  • 21 settembre 2020, 07:44
  • 22 novembre, 18:32
04:26

Frequenze siriane

RSI/Gilberto Mastromatteo 21.09.2020, 07:45

Di: Gilberto Mastromatteo 

AMMAN – Si chiama “Siriani tra noi”. Ed è un programma radiofonico scritto, condotto e ascoltato dai tanti rifugiati siriani che vivono in Giordania.

Oggi, in occasione della Giornata Internazionale della Pace indetta dall'Onu, ci sintonizziamo sulle frequenze di Radio Al Balad, l'emittente comunitaria di Amman che da qualche anno ha deciso di formare al giornalismo chi è fuggito dal conflitto siriano.

L'idea l'ha avuta Daoud Kuttab, il direttore del Community Media Network, cui appartiene anche Radio Al Balad. Oggi sono quasi un centinaio i cronisti in erba prodotti dal Cmn.

Un impegno che prosegue anche durante la crisi da Covid-19. L'ultimo gruppo di 15 giornalisti è stato formato la scorsa primavera. I partecipanti hanno prodotto finora 30 reportage sull’impatto economico, sociale e psicologico che la pandemia sta provocando sui rifugiati siriani che vivono in Giordania, nei campi o nelle città.

Si calcola che siano oltre 1 milione e 300 mila in tutto il Paese. Il campo profughi di Zaatari ne accoglie ancora 75 mila. Per molti il ritorno a casa appare ancora un miraggio.

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