La Svizzera amplia le sanzioni nei confronti della Russia per l'invasione dell'Ucraina adeguandole alle ultime decisioni dell'Unione europea. I provvedimenti decisi oggi, venerdì, dal Consiglio federale entreranno in vigore alle 18. Secondo una nota "tale adeguamento avviene nel rispetto della neutralità e tiene conto delle attività umanitarie, per le quali sono previste deroghe".
Le nuove misure colpiscono in particolare il commercio e il settore finanziario, come il divieto di transazioni con la Banca centrale russa e limiti all'uso del sistema SWIFT, oltre al congelamento dei beni di diverse altre persone vicine al presidente Vladimir Putin. Si potrebbe trattare di 677 persone e 53 società.
Notiziario ore 15, 04.03.2022
Notiziario 04.03.2022, 16:08
Con la nuova ordinanza è vietata l'esportazione in Russia di tutti i beni che potrebbero essere usati diversamente dal loro scopo, a prescindere dallo scopo o dal destinatario finale. Non è possibile esportare nemmeno i beni che potrebbero contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore di difesa e di sicurezza.
Berna prenderà misure per garantire l'approvvigionamento di gas al Paese anche nell'inverno 2022-2023. Dovranno quindi essere costituite rapidamente delle riserve.