La procura ha trasmesso alle parti l’attesa perizia psichiatrica sull’autore del delitto di Stabio. A favore del 42enne di Coldrerio, che il 14 ottobre scorso soffocò la cognata, il dottor Carlo Calanchini ha ravvisato una lieve scemata capacità di agire.
L’esperto l’ha quantificata nella misura del 25%, tenendo conto anche della reazione acuta da stress dovuta al momento. Più ridotta – proprio per la mancanza di questo fattore – la scemata imputabilità legata ai reati finanziari (circa 300mila franchi, sottratti tra il 2003 e il 2016 dalle casse della Supsi, dove l’uomo lavorava). Per le appropriazioni indebite Calanchini indica una percentuale del 10%.
Lo psichiatra ha diagnosticato un disturbo di personalità misto, difficilmente curabile: sia a livello ambulatoriale, sia in forma stazionaria. L’imputato – si legge nelle 140 pagine del rapporto – non ha inoltre preso coscienza della sua patologia.
Calanchini si è espresso infine sul rischio di recidiva, definito "probabile" per i reati finanziari e "impossibile" per quelli compiuti contro la persona. Pericolo che al tempo stesso, in via teorica, il perito non ha comunque potuto escludere del tutto.
Francesco Lepori