Durante il periodo festivo, si sa, le tentazioni non mancano. Aperitivi, “panettonate”, cene a più portate, dolcini, caramelle e biscotti golosi sono all’ordine del giorno. È chiaro, concedersi una coccola in più ogni tanto fa sicuramente bene allo spirito, soprattutto se seguiamo uno stile di vita sano durante il resto dell’anno. Anche vero, però, che esistono oggi tantissime alternative sane ai classici dolci natalizi. La chiave, come sempre, non è privarsi né tantomeno eliminare, bensì sostituire i grandi classici con alternative più salutari.
Dolcificanti: alternative al posto dello zucchero raffinato
Esistono oggi tante alternative allo zucchero raffinato, dall’impatto glicemico notevolmente più basso e quindi meno infiammatorie.
Lo sciroppo di yakon: estratto da una radice, è composto in gran parte da frutto-oligosaccaridi che non vengono assimilati e fungono da nutrimento alla nostra flora batterica, che li fermenta. Ha un indice glicemico pari a 1.
L’eritritolo: non contiene glucosio né fruttosio e ha un indice glicemico nullo. È simile allo xilitolo, spesso usato per dolcificare caramelle e gomme da masticare. L’eritritolo tende a dare meno problemi intestinali rispetto allo xilitolo. Va consumato, come tutti i dolcificanti, con moderazione.
La stevia: è una pianta naturalmente dolce che non contiene né glucosio né fruttosio e ha, anch’essa, un indice glicemico pari a zero. Sarebbe meglio consumarne le foglie, dolci al loro stato naturale.
Lo zucchero di cocco: è composto per il 75% da saccarosio e ha un indice glicemico di 25. Può essere usato in cucina per preparare dolci e biscotti.
Lo sciroppo d’acero è un sostituto dello zucchero ricco di effetti antiossidanti, e un a discreta concentrazione di minerali essenziali (manganese, calcio, potassio, ferro, zinco, magnesio): i benefici dello sciroppo d’acero sono universalmente noti. L’indice glicemico è pari a 65.
Lo sciroppo di riso è un’altra discreta alternativa. È composto per il 65% da maltosio e da acqua. Come lo zucchero di cocco, ha un indice glicemico di 25.
I datteri freschi (medjool): contengono fruttosio, ma anche fibre e minerali, tra cui il ferro. Hanno un impatto glicemico medio e sono molto utili per sostituire lo zucchero nei dolci. Prova a preparare una crema di dattero frullando 500 g di datteri freschi con 300 ml di acqua.
Lo zucchero e sostituti nei dolci
La pulce in cucina 02.11.2024, 12:05
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Le farine: alternative al posto della raffinata “00”
Per quanto riguarda le farine, vale lo stesso discorso. È sensato sostituire, senza privarsi. Cambia la farina “00” raffinata con alternative integrali e dal carico glucidico e glicemico più moderato. Tra le più indicate troviamo:
Farina integrale di grani antichi (come la varietà Senatore Cappelli e il Timilia).
Farina integrale di altri cereali (riso, kamut, mais, avena, orzo, grano saraceno, quinoa, miglio, amaranto, etc.).
Farina di legumi (ceci, piselli, fave, soia, fagioli, lenticchie).
Farina di mandorle.
Farina di nocciole.
Farina di polpa di carrube.
I grassi: occhio agli olii vegetali raffinati e idrogenati
E per i grassi? Vanno evitati a tutti i costi gli olii vegetali raffinati e idrogenati in quanto altamente infiammatori. Meglio, piuttosto, un buon burro biologico a base di latte di montagna. L’olio extravergine di oliva può essere indicato in alcune preparazioni. Come alternativa, l’olio extravergine di cocco si sposa molto bene con dolci, torte e biscotti.
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Buono a sapersi
Ricordiamo: è bene che i grassi presenti nella nostra dieta siano prevalentemente insaturi, anche se la ricerca scientifica ci dice che i grassi saturi alimentari incidano sui livelli ematici di colesterolo solo per circa un 20%, mentre il resto è di produzione endogena.
Una volta tenuto conto di queste piccole accortezze, niente più limiti. Possiamo sentirci liberi di dare libero sfogo alla nostra fantasia e goderci questo magico periodo senza rinunce.
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