Ambiente e consumi

Nuova vita agli avanzi del pranzo di Natale

L’arte del recupero in cucina che fa bene al portafoglio e all’etica

  • 27 dicembre 2023, 08:00
panettone perdu
Di: Redazione RSI FOOD 

È appena trascorso il Natale e molti di noi si ritrovano con il frigo e la dispensa straripanti, cosa fare delle rimanenze? Gli avanzi non vanno considerati come cibo di serie b e, anzi possono essere trasformati e usati in altre deliziose ricette.

I piatti del giorno dopo, ieri e oggi

Mentre in tempi lontani i banchetti luculliani delle famiglie signorili imperavano perché strumento per dimostrare forza politica ed economica, in epoche più recenti parlare di recupero dell’esubero di cibo in cucina era cosa eccezionale, perché ne presupponeva l’abbondanza, cosa che nel secondo dopoguerra era una chimera per la maggior parte delle famiglie, soprattutto fuori dalle città. A prescindere dai tempi duri della guerra, però, nell’ultimo secolo di storia si sviluppa una concezione della tavola che ruota attorno al principio dell’ottimizzazione di ciò che si ha in casa: si stava attenti a non sprecare nulla, non si lasciava mai nulla nel piatto.

L’arte del recupero, come la chiamiamo oggi, altro non era che “economia domestica” per la quale tutti i pasti venivano preparati facendo sempre attenzione non solo allo spreco, ma anche a valorizzare al meglio i prodotti disponibili.
Reinventare ingredienti in nuove ricette, così come ovviare all’assenza di un ingrediente trovando alternative fantasiose, era nello spirito domestico di ogni famiglia. Alcune ricette, come polpette e polpettoni, zuppe, torte o frittate di pane sono l’emblema del mondo del riciclo. Ecco, quindi, alcune idee per ispirarsi a questa arte e trasformare delle rimanenze in altre prelibate pietanze.

Dal primo al dessert, viva il pane raffermo!

Tra gli ingredienti simbolo della cucina del riuso c’è il pane raffermo che, nelle sue mille forme, può essere elemento portante del piatto o ingrediente necessario per la preparazione di quella o quell’altra ricetta (pensiamo soltanto a quante ricette richiedono il pangrattato…). Ecco qualche spunto, tra salato e dolce, per non gettare il pane ormai secco ma ridargli nuovo impiego in piatti come frittelle, pancotti, torte di pane e gnocchi… a voi la scelta!

Nuova vita alla polenta! Per un’insolita polenta…

La polenta è tra i comfort food più amati della stagione e, a parte rosolarla i giorni seguenti alla sua preparazione facendone dei bocconcini croccanti, o ancora passarla al forno gratinandola con i formaggi, eccovi qualche idea non del tutto convenzionale per dei piatti in cui la polenta avanzata si presenterà in altre irresistibili vesti, dolci o salate che siano…
Tortini di polenta con cuore fondente
Gnocchetti di polenta burro e salvia
Millefoglie di polenta rifatta
Arancini di polenta
Perle di polenta dal cuore morbido all'albicocca e crema al fondente

Risotto al salto con un tocco da chef

È vero, il risotto avanzato chiama subito “al salto”, ma per renderlo un po’ diverso dal solito, eccovi una ricetta firmata dallo chef Andrea Bertarini:

Carni rimaste da bolliti e arrosti sono oro nella cucina del recupero!

Polpette e polpettoni sono l’emblema del riuso. Eccovi un paio di ricette che vi saranno sicuramente d’ispirazione per rimettere a tavola gli avanzi di carne:

Dulcis in fundo… pandoro e panettone!

Cosa c’è di più godurioso di una fetta di pandoro o panettone tostato leggermente al forno e servito con una bella colata di cioccolato fuso, zabaione, o una pallina di gelato? O ancora, avete mai provato a tagliare il pandoro a fettine, rosolarle per bene in una padella antiaderente o tostarle al forno e poi, ancora calde e belle croccanti, pennellarle di burro salato e servirle a posto di pan brioche in accompagnamento a piatti salati? Con panettone e pandoro avanzati si può davvero dare spazio alla fantasia.

Fonti:
C. Catani, “Tempi di recupero”, Quinto Quarto Edizioni

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