Ritratti e storie

Il baccalà alla Gomes di Sá di Stefano Dias

Nato e cresciuto a Lugano da genitori portoghesi, il concorrente ticinese si racconta a Cucine Senza Frontiere

  • 20 luglio 2023, 14:53
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Cucine senza frontiere è il nuovo format proposto dalla RSI nel palinsesto estivo: culture diverse, piatti della tradizione appartenenti alle proprie radici, sette concorrenti – tra cui una svizzera doc – e tante storie di immigrati di “seconda generazione”, perché si sa, la cucina è il terreno di gioco perfetto per raccontarsi, accogliere e testimoniare. Oltre alla sfida, angoli di Svizzera da conoscere e rivedere, compreso il nostro Ticino…

Sette i Paesi seduti attorno a un tavolo nella trasmissione Cucine senza frontiere

In arrivo da tutta la Svizzera sono le 6 comunità straniere più importanti del nostro Paese:
Francia, Kosovo, Germania, Portogallo, Spagna e Italia, con l’aggiunta di una svizzera doc, dal Canton San Gallo.
La loro missione? Proporre un piatto tradizionale del loro Paese di origine, di puntata in puntata, e sottoporlo al giudizio degli altri concorrenti. Al termine di questo affascinante e conviviale giro della Svizzera a tavola, in cui ogni partecipante ospita gli altri, sapremo qual è la ricetta più apprezzata e chi il vincitore della sfida.

foto di gruppo
  • © Philippe Christin

Gli ingredienti vincenti di questo nuovo format proposto dalla RSI nel palinsesto estivo sono sì ricette, ma anche – e soprattutto – le storie e i ricordi dei protagonisti che si raccontano anche grazie alla “prima generazione”, prodiga di consigli ai figli su come preparare al meglio il piatto per cercare di vincere la sfida. Non solo storie dei protagonisti, dunque, ma anche delle loro famiglie, le prime ad aver aperto le porte della Svizzera. La tavola, a Cucine Senza Frontiere, è la chiave per conoscere culture straniere, oggi parte integrante della nostra Svizzera, e storie di svizzeri di “seconda generazione”.

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  • ©RSI

Con la quarta puntata di cucine senza frontiere si scopre l’affascinante mondo culinario portoghese in compagnia di Stefano, della madre Ana Maria e dei due figli Leonardo. Stefano, dopo aver ripassato come preparare la ricetta scelta in modo infallibile grazie agli accorgimenti e alla “lezione” di sua mamma, accoglierà i concorrenti nell’incantevole cornice di Gola di Lago, nei pressi di Lugano. Non sarà solo un’escursione nella tradizione gastronomica portoghese ma un viaggio nei ricordi della vita, inizialmente non facile, di questa famiglia immigrata in Svizzera. Sono i racconti e gli aneddoti di mamma Ana Maria, dal delizioso accento portoghese, a farci rivivere gli sfarzi delle tavole aristocratiche luganesi degli anni Settanta e angoli di lungolago luganese da sogno. Ana Maria, infatti, lavorava come cuoca a Castangnola, a Villa Favorita, per conto del barone Heinrich Thyssen-Bornemisza.

La ricetta: il baccalà alla Gomes di Sá

Stefano, nato e cresciuto a Lugano, è controllore del traffico aereo a Locarno.
La ricetta da lui scelta nell’intento di vincere la sfida di Cucine senza frontiere è il Baccalà alla Gomes di Sá (o Bacalhau a Gomes de Sá), un piatto simbolo della cucina portoghese che, come ricorda Ana Maria, pare vanti ben 365 versioni diverse della stessa ricetta, tante quante sono i giorni dell’anno.

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La ricetta deve il suo nome all’ideatore, José Luis Gomes de Sá Junior, figlio di un mercante di merluzzo del XIX secolo. Si narra che Gomes de Sá abbia sviluppato questa casseruola mentre lavorava al Restaurante Lisbonense nel centro di Porto.
Baccalà sotto sale, patate, cipolle, uova e olive sono gli ingredienti gustosissimi di questo piatto tradizionale.


E ora non rimane che gustarvi la puntata!
https://www.rsi.ch/play/tv/redirect/detail/16379800

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