Come molte tradizioni natalizie, anche i biscotti hanno origini risalenti a migliaia di anni fa. Sulla “paternità” ci sono sempre diverse linee di pensiero, ma, di fatto, quella dei dolcetti di Natale è un’indissolubile tradizione del mondo occidentale che, di casa in casa, ha profumi, forme, colori e sapori diversi.
Come per tante tradizioni legate al Natale, anche le radici dei dolci natalizi risalgono a migliaia di anni fa, quando si celebravano i cambiamenti delle stagioni e in particolare il solstizio d’inverno. Non c’erano i biscotti come li intendiamo noi, al tempo, ma il cibo era un elemento fondamentale di questi rituali che veniva offerto alle divinità, o consumato dalle comunità rurali prima che le intemperie dell’inverno limitassero i raccolti.
Quando il Cristianesimo si diffuse, molti paesi europei sostituirono le loro tradizioni del solstizio con il Natale.
Le preparazioni dolci del periodo natalizio risalgono soprattutto al Medioevo in Europa quando spezie preziose come zenzero, cannella, noce moscata e chiodi di garofano furono introdotte dalle rotte commerciali con l’Oriente, diventando più accessibili. Questi ingredienti rimanevano comunque costosi e venivano riservati a occasioni speciali come il Natale, festività molto importante nel calendario medievale, non solo per i più ricchi ma anche per i contadini.
Le preparazioni dolci a base di burro e zucchero, segnavano un momento di generosità e abbondanza nella stagione invernale e si integrarono nei festeggiamenti natalizi, simboleggiando anche la generosità legata alla Natività.
Le festività erano sentite nel calendario medievale europeo, ogni stagione aveva la sua speciale celebrazione Cristiana, spesso basata sulle tradizioni pagane.
I dodici giorni di Natale rappresentavano la festa più lunga dell’anno e per molti, come oggi, era un momento di riposo, di ritrovo e di decorazione delle abitazioni. Si assisteva a funzioni religiose e si partecipava a banchetti con il cibo della festa: abbondante rispetto al normale e “speciale”.
Di chi sono i biscotti di Natale?
Sulla “paternità” dei dolcetti festivi per antonomasia ci sono diverse linee di pensiero, ma l’idea più accreditata è che abbiano preso piede in Europa, in particolare in Germania e Olanda nel XVI secolo, per poi migrare in Nord America nel XVII secolo.
È con il Rinascimento, infatti, che i fornai iniziarono a creare dolci più elaborati, spesso arricchiti con miele, mandorle e frutta secca. In tutta la Germania e in altri paesi di lingua tedesca come Svizzera e Austria, si svilupparono ricette specifiche per il periodo natalizio, come i famosi Plätzchen, conosciuti anche come Guetzli, Platzerl, Bredla, Loible.
La diffusione dei biscotti di Natale è stata influenzata dalla migrazione e dall’interscambio culturale. Negli Stati Uniti, per esempio, furono gli olandesi in Pennsylvania a introdurre nel XVIII secolo la ricetta di tipici biscotti a base di frolla stesa molto sottilmente (chiamati Sand Tarts). Questi e altri biscotti, facili da decorare, divennero rapidamente popolari durante le festività.
La parola “cookie” deriva dal termine olandese koekje. Questi dolci si diffusero grazie alla facilità di conservazione e alla loro natura decorativa, che li rendeva ideali per regali e celebrazioni.
6 biscotti svizzeri di Natale e le loro curiosità
1. Spitzbuben
Il gioiello dei biscotti natalizi svizzeri è sicuramente lo Spitzbuben, con la sua elegante spolverata di zucchero a velo e il centro di un colore rubino brillante. Gli Spitzbuben sono un biscotto relativamente moderno in Svizzera, probabilmente si diffusero nel XX secolo.
Il termine “spitzbub” si riferisce a un ragazzo dispettoso. Il nome deriva dall’idea che attraverso il foro centrale del biscotto si possa “spiare” la marmellata al suo interno, come farebbe un monello curioso.
2. Mailänderli (Milanesini)
Nel XIX secolo questi biscotti al burro con una punta di limone erano presenti nelle feste di Capodanno a Basilea. I basilesi li chiamavano Gaatoodemylängli, dal francese gâteaux de Milan, e li servivano con il loro famoso vin brulè.
3. Basler Brunsli/Bruns de Bâle
Tipicamente conosciuti come Basler Brunsli, questi biscotti al cioccolato sono da sempre associati alla città di Basilea. Inizialmente venivano preparati lì, non solo a Natale, ma anche per matrimoni e altre occasioni speciali. Sono apprezzati per il loro sapore intenso di spezie e cioccolato.
4. Zimtsterne (stelle alla cannella)
I biscotti Zimtsterne (letteralmente “stelle di cannella”) sono una delle prelibatezze natalizie più amate in Svizzera, così come in Germania e in Alsazia. La loro storia risale almeno al XVI secolo. Originariamente non associati alle festività natalizie, questi biscotti sono diventati una tradizione durante il periodo delle festività solo più tardi. Preparati con mandorle tritate, cannella, zucchero a velo e albumi, i Zimtsterne sono caratterizzati dalla loro copertura bianca a base di meringa.
5. Vanillekipferl
I Vanillekipferl sono biscotti tipici delle festività natalizie, originari dell’Austria, ma molto popolari anche in Germania, Svizzera, Ungheria e in altre regioni dell’Europa centrale. La loro forma a mezzaluna richiama la cultura austro-ungarica. Si racconta che la loro origine risalga al 1683, quando Vienna sconfisse l’Impero Ottomano nella battaglia che segnò una vittoria importante per l’Europa. I pasticceri viennesi, per celebrare la vittoria, avrebbero creato dei biscotti a forma di mezzaluna, in riferimento alla luna crescente che appariva sulla bandiera turca.
6. Läckerli
Quando si parla di dolci speziati in Svizzera non si può non pensare alla specialità dolciaria della città renana. Questi dolci ricchi di sapore e aromi affondano le radici in un’epoca lontana, nei monasteri medievali, gli unici a potersi permettere, al tempo, ingredienti “lussuosi” come spezie, frutta secca, miele e zucchero.
Il termine Läckerli deriva dal tedesco antico “leckon”, che significa leccare.
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Biscotti Brutti
Disordinarie 23.12.2023, 10:30
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