Territorio e tradizioni

Torna la Fiera di San Provino

La tradizionale sagra ticinese ricca di animali, trattori, bancarelle e ravioli ha una lunga storia

  • 9 marzo, 09:00
Uno sguardo alla fiera

Uno sguardo alla fiera

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Di: Patrizia Rennis

Attesissima dai cittadini di Agno e non solo, la Fiera di San Provino è una delle sagre tradizionali del nostro territorio più sentite. Dal 9 all’11 marzo 2024 si svolgono tre giorni di festa per ritrovarsi e svagarsi tra bancarelle, ristori e giostre. Senza dimenticare una visita all’esposizione di maiali, mucche e animali da cortile, un tempo i veri protagonisti della fiera.

Una fiera agricola importante

Fino a verso la metà del Novecento la fiera di San Provino era puramente agricola ed era fra le più importanti del territorio. Consisteva nell’esposizione e il commercio di animali da fattoria e di macchine da lavoro nonchè la vendita di sementi, fondamentali per l’imminente ripresa dei lavori nei campi e negli orti. La Fiera era un appuntamento importantissimo per gli allevatori che giungevano, anche dalla Svizzera interna, per commerciare bestiame.

Il nome della Fiera deriva da Probino o Provino, un vescovo di Como. In passato il vescovado lariano possedeva terreni in quello che oggi è territorio svizzero e godeva di diritto di pesca nella zona di Agno. Provino, poi eletto Santo, divenne compatrono proprio di Agno. La Chiesa cattolica celebra la sua memoria l’8 marzo, fu quindi deciso che la fiera si dovesse svolgere nel fine settimana e il lunedì seguenti a questa data.

Un momento per ritrovarsi all’aperto

Con il passare degli anni, accanto alle esposizioni di carattere agricolo della Fiera si sono sviluppati vari tipi di intrattenimento che prevedevano bancarelle di fiori, confetti e frutta secca, diverse giostre e la presenza di figure come la chiaroveggente, la sonnambula, l’inventore della tempesta, i giocolieri e i maghi.

All’inizio di marzo si riaprivano i grotti e, con il finire dell’inverno, si ricominciava a trascorrere del tempo all’esterno. Marzo era anche il mese in cui molti emigranti della regione partivano per andare a lavorare oltralpe o all’estero e la Fiera di San Provino era “l’ultima occasione” per passare del tempo in allegria con amici e parenti.

Alla fiera di San Provino

RSI Food 15.03.1966, 00:00

La fiera di San Provino oggi

Con la regressione delle attività del mondo agricolo, il carattere rurale della fiera si è man mano affievolito lasciando sempre più spazio al resto dell’intrattenimento. Dal 1981 la Gioventù Rurale del Luganese si è impegnata per mantenere viva la natura agreste della manifestazione, dedicando uno spazio all'esposizione di animali e dei mezzi agricoli e organizzando attività didattiche legate al mondo rurale in collaborazione con l’Unione Contadini Ticinesi.
La fiera di San Provino oggi offre anche numerosi punti di ristoro e bancarelle dove gustare specialità e prodotti gastronomici tipici della regione come salumi, pesciolini fritti, formaggi, miele, zucchero filato, pane fresco e gli immancabili ravioli di San Provino: tortelli quadrati che vengono riempiti con un dolce ripieno a base di prugne e amaretti e poi fritti. I ravioli di San Provino sono una di quelle specialità tradizionali preparate secondo la ricetta tramandata nelle famiglie di Agno, spesso tenuta - almeno per quel che concerne certi particolari - gelosamente segreta.

San Provino e San Martino: due tradizioni che puntano a diventare patrimonio culturale immateriale dell’Unesco

La fiera di San Provino si tiene all’inizio del ciclo vegetativo e dunque dell’anno agricolo facendo da contrappunto alla fiera di San Martino di Mendrisio (che si svolge l’11 novembre). Questi due eventi segnavano l’inizio e la fine della stagione agricola.
Quelle di San Martino e San Provino sono sagre dal grande valore storico e tradizionale, mantenute vive negli anni grazie anche alla forte partecipazione della popolazione, tanto da poter essere definite delle vere e proprie tradizioni viventi. Lo scorso 2 febbraio 2023 è stata lanciata una petizione per fare entrare questi due tesori ticinesi nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’Unesco - sostenuta anche dal Club Unesco Ticino.

La storica fiera di San Provino

Il Quotidiano 09.03.2024, 19:00

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