L'associazione Pro Velo e gli altri promotori, soddisfatti del controprogetto proposto dal Consiglio federale, hanno ritirato l'iniziativa "Per la promozione delle vie ciclabili e dei sentieri" ("Per la bici"), depositata due anni fa e accompagnata da 105'234 firme valide. Il popolo non dovrà quindi pronunciarsi.
Obbiettivo principale del testo era che le ciclopiste fossero poste sullo stesso piano dei percorsi pedonali, una rivendicazione che nel frattempo è stata accolta dal Parlamento, il quale ha accettato senza modificarlo il progetto governativo.
Ne deriveranno incentivi per la realizzazione d'una rete nazionale, ma senza le costrizioni per gli enti pubblici inizialmente previste. Berna, ad esempio, potrà, ma non dovrà, coordinare la promozione delle dueruote.
ATS/dg