Cultura e spettacoli

Nansun Shi, premio condiviso

Pardo, giorno 6 – Premio Rezzonico per Nansun Shi; L’ultima di Štaka; Addio Canetti; Pioggia guastafeste

  • 11 agosto 2014, 09:21
  • 5 settembre 2023, 23:52
"La produttrice di Hong Kong Nansun Shi con il premio Raimondo Rezzonico"

"La produttrice di Hong Kong Nansun Shi con il premio Raimondo Rezzonico"

  • RSI

22:45, 11 agosto

“Condivido questo premio con tutti i miei collaboratori”

La produttrice di Hong Kong Nansun Shi è stata insignita lunedì sera del premio Raimondo Rezzonico in una Piazza Grande piuttosto affollata. Insieme a lei è stato chiamato sul palco anche il presidente del Festival di Cannes Christian Jeune. “Un mio grande amico” ha precisato Nansun Shi.

La produttrice ha spiegato che essere un produttore indipendente dalle grandi case cinematografiche le ha permesso di fare quello che vuole come vuole per poter trasmettere un messaggio “nella maniera più giusta”.

Dopo aver spiegato le interazioni tra Cina e Hong Kong di cui ha parlato anche nella sua conversazione con il pubblico tenutasi nel pomeriggio (vedi sotto), la produttrice ha ricevuto il premio dalle mani del sindaco del comune di Minusio, Felice Dafond. Nansun Shi ha ringraziato tutti quelli che l’hanno aiutata ad arrivare dove è ora: “la gente dietro le quinte il cui duro lavoro ha reso possibile per me essere qui per ricevere questo premio. Sono degli eroi per me e vorrei condividere con loro questa ricompensa.”

Dopo di lei sono saliti sul palco i protagonisti e il regista del film trasmesso in Piazza Grande À la vie: un film di ispirazione autobiografica per il regista, la cui madre è riuscita a sopravvivere ad Auschwitz.

"L'attrice Suzanne Clément ha chiesto al pubblico di farsi sentire"

RSI 11.08.2014, 23:10

Hong Kong, Cina e cinema

Durante l’incontro con il pubblico tenutosi lunedì pomeriggio, Nansun Shi ha descritto il cammino che l’ha portata al successo, per poi soffermarsi sull’evoluzione dei rapporti– in ambito cinematografico – tra Hong Kong e Cina.

Dal 2003 al 2013 c’è stata una crescita esponenziale sia del numero di collaborazioni tra lo Stato comunista e l’ex colonia britannica, sia delle cifre incassate dalle opere create

Lo scambio è avvenuto in entrambe le direzioni: i protagonisti del mondo cinematografico di Hong Kong, che dagli anni ’70 hanno interagito con il mondo per le proprie creazioni, hanno potuto apportare a Pechino, fino a quel momento chiuso alle collaborazioni, il proprio “know how” riguardo alla produzione di film cosiddetti “commerciali”. La Cina, dal canto suo, ha invece fornito a Hong Kong ambientazioni sino ad allora inaccessibili, dai palazzi di dimensioni gigantesche ai deserti.

Ed è quest’ultimo argomento a servire da difesa quando si parla del comitato di censura, onnipresente in Cina: “se vogliamo avere accesso a luoghi spettacolari, allora dobbiamo adattarci a quanto richiesto”. Inoltre non bisogna dimenticare che quello cinese è un mercato enorme.

La 63enne ha poi aggiunto che l’ufficio della censura non è sempre rigido quanto potrebbe sembrare. Se ci sono argomenti dei quali si sa precisamente di non poter parlare – fantasmi, zombie, corruzione della polizia, minoranze (il Tibet o lo Xinjiang degli Uighuri) o religione – gli impiegati dell’apposito ufficio sono più o meno flessibili ed aperti alle discussioni riguardo ad altri temi. Il problema maggiore in questo caso è rappresentato dal fatto che non c’è una lista di regole ben definite. Il fatto di dover proporre lo script prima di girare qualunque cosa “va bene. Almeno sappiamo esattamente come procedere”.

Marija Milanovic

20:20, 11 agosto

Addio Canetti, benvenuto ex Bar Sport

Degli investimenti milionari determinano il futuro di due locali storici di Locarno, che avranno destini diversi. Operazioni immobiliari che segnano la rinascita per l'ex Bar Sport e la fine per l'Osteria Canetti, due locali legati anche alla movida festivaliera.

Guarda il servizio del Quotidiano.

Quotidiano 11.08.2014: "Bar storici a Locarno"

RSI Info 11.08.2014, 20:50

19:30, 11 agosto

Andrea Štaka e l'identità

La svizzera Andrea Štaka torna a Locarno 8 anni dopo aver vinto, nel 2006, il Pardo d’oro con Das Fräulein. Questa volta presenta un film ispirato a una storia vera, in parte autobiografica.

La pellicola racconta la storia di due ragazze che partono in montagna insieme, ma solo una di loro torna a casa a Dubrovnik. Quella mostrata è una Dubrovnik nei momenti di desolazione e inquietudine subito dopo la guerra.

Ancora una volta il tema centrale è quello onnipresente nei lavori di Štaka: l’importanza di costruire una propria identità e la difficoltà di farlo a cavallo tra due culture. Dualità, quest'ultima, che si ritrova anche nel titolo dell'opera presentata quest'anno, Cure – The Life of Another: “cure” in inglese significa “cura”, ma la stessa parola in croato vuol dire “ragazze”.

Andrea Štaka con il Pardo d'oro nel 2006

Andrea Štaka con il Pardo d'oro nel 2006

  • ©TiPress

RG 18.30 dell'11/08/2014 - Il servizio di Cinzia Rigamonti

RSI Info 11.08.2014, 19:20

18:30, 11 agosto

"Sbagliare è importante"

Rutger Hauer, uno dei protagonisti del leggendario «Blade Runner» (1982) ha incontrato i membri della Giuria dei giovani, che saranno chiamati a conferire premi a diversi protagonisti di questa 67esima edizione del festival.
Nella mattinata trascorsa insieme ai giovani cinefili, l'attore di origini olandesi ha parlato dell'importanza di sbagliare, di non cercare la perfezione al primo film ma di dare la priorità alla creatività. Alla domanda se alcuni attori non siano un po' sopravvalutati da alcuni registi di Hollywood, Hauer ha riposto che "l'unica sopravvalutazione possibile è quella che si fa di sé stessi". Ai partecipanti abbiamo chiesto di parlarci delle loro impressioni, mentre Rutger Hauer ci ha svelato la sua fonte di ispirazione.

Muriel Esposito e Matteo Martelli

L'intervista a Rutger Hauer

RSI 11.08.2014, 18:55

16:00, 11 agosto

Pioggia guastafeste, ma non troppo

La pioggia pomeridiana ha, sì, svuotato Piazza Grande, di cui sono soliti approfittare i passanti per delle brevi pause sulle sedie gialle e nere, firma del Festival, ma non i dintorni. Gli spettatori si sono recati alle casse per tutto il pomeriggio, e nemmeno i ciclisti si sono fatti scoraggiare dalle precipitazioni, a tratti intense. Sotto i portici, poi, il passaggio era difficoltoso.

Piove a Locarno

09.00, 11 agosto

“Al momento registriamo un leggero incremento sulla Piazza Grande, dovuto soprattutto alla grandissima affluenza per il film di apertura (Lucy, di Luc Besson, ndr) e una situazione stabile per quello che concerne le sale. Tenendo conto anche del condizioni meteorologiche, che non sono delle migliori, per il momento siamo soddisfatti, ma è troppo presto per tirare somme assolute”.

Si è espresso così Mario Timbal, direttore operativo del festival di Locarno, intervistato dai colleghi delle Cronache della Svizzera italiana che gli hanno chiesto un bilancio intermedio della manifestazione.

E per quanto riguarda gli accrediti? “Siamo in linea coi dati del 2013 – spiega Timbal – ma ci sono molte persone che arrivano solo nella seconda parte della rassegna, è difficile fornire dati esaustivi”.

Il direttore operativo ha poi parlato dei 300 posti riservati in Piazza Grande, introdotti quest’anno per la prima volta e a titolo sperimentale, affermando che il servizio sta riscuotendo grande successo: “Il settore è sempre esaurito”, ha detto.


CSI 07.30 dell'11/08/2014: l'intervista di Alessandro Tini

RSI Info 11.08.2014, 09:04

E dopo il bilancio degli organizzatori, nella clip che segue vi proponiamo le opinioni del pubblico raccolte per strada. Pubblico che non sembrerebbe essere preoccupato dal maltempo.


Le opinioni del pubblico

RSI Info 11.08.2014, 09:50

CSI/Red.MM

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