Il commercio via internet in Svizzera continua a crescere a ritmi sostenuti. Nel 2018 il fatturato ha sfiorato i 10 miliardi di franchi con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. A dirlo è il rapporto annuale allestito dalla Datatrans, società leader nei pagamenti elettronici, e dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera nordoccidentale dal quale emerge anche un'evoluzione per quanto riguarda la tipologia di beni che si comprano online. A dominare sono sempre vestiti, scarpe, libri, suppellettili eccetera, ma il mercato di massa dei beni industriali sembra essere saturo e i clienti sul web cercano sempre più servizi particolari, più attenti alle proprie preferenze.
All'orizzonte, secondo gli estensori del rapporto, si prospetta un cambiamento di paradigma dettato dalla grande mole di dati sui consumatori che quotidianamente vengono reperiti in rete. In un futuro non molto lontano non saranno più i fabbricanti a decidere cosa mettere in vendita digitalmente, ma saranno i clienti a dettare alla distribuzione cosa offrire.
Parallelamente alla crescita dell'e-commerce, in Svizzera si assiste ad una flessione del numero dei negozi e a una riduzione delle superfici commerciali. Un fenomeno che tocca sopratutto le piccole realtà che soffrono e sono costrette a chiudere. Le marche più famose invece tendono ad aprire punti vendita spesso nei luoghi prestigiosi poiché nel settore del lusso la cifra d'affari online rappresenta sempre una quota minima del totale. Una realtà che nei prossimi 3-4 anni non dovrebbe cambiare. Anche per i marchi più prestigiosi è però importante essere in rete, per far vedere i prodotti, in un mondo in cui i consumatori sono sempre più connessi.