La Federal Reserve, la banca centrale statunitense, ha provveduto ad alzare mercoledì per la quarta volta quest'anno i tassi di interesse, pur prendendo atto del rallentamento dell'economia. Il nuovo valore di riferimento, di un quarto di punto superiore al precedente, è compreso nella forchetta fra il 2,25 e il 2,50%, il più alto da una dozzina di anni a questa parte, otto dei quali di politica del tasso 0.
Al termine di una riunione tenutasi sotto le forti pressioni del presidente Donald Trump, espressosi a più riprese contro qualsiasi rialzo, la Fed ha tuttavia promesso di rallentare la progressione il prossimo anno. Gli incrementi saranno ancora due o tre, con l'obiettivo di portare l'inflazione attorno al 2%. Le previsioni per la crescita del PIL sono state ridimensionate dal 3,1 al 3% per quest'anno e dal 2,5 al 2,3% per il prossimo.
La Borsa di Wall Street ha immediatamente reagito a queste notizie andando al ribasso, mentre il dollaro si è rafforzato.