Donald Trump ha svelato, mercoledì sera, un piano che prevede di inviare agenti federali in diverse città per combattere i crimini violenti. Si tratterebbe dunque di un nuovo passo sulla linea dura adottata dal presidente degli Stati Uniti per la sicurezza.
In un evento alla Casa Bianca, Trump, in compagnia del procuratore generale (il ministro della Giustizia) William Barr, ha quindi presentato un nuovo capitolo del suo programma contro il crimine che prevede, per l’appunto, l’invio di federali per contrastare la violenza. Saranno incluse città come Chicago o Albuquerque nel Nuovo Messico.
Trump a inizio settimana aveva già minacciato di inviare agenti federali in diverse città, tra cui New York, per dar man forte alle forze di polizia locali per combattere i crimini violenti. Un giro di vite, che secondo i suoi avversari politici altro non è che un sistema per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla gestione della pandemia di Covid-19. E che non fa l’unanimità in quanto l’interventismo presidenziale nei comuni “guidati da sindaci di estrema sinistra e incapaci di garantire la sicurezza dei cittadini” (come li ha definiti Trump) non è piaciuta agli amministratori locali. La sindaca di Chicago, per esempio, ha chiesto ai cittadini “di segnalare comportamenti non regolari delle forze federali”.
ATS/Reuters/Swing