I Paesi della NATO forniranno più armi pesanti all’Ucraina, come Kiev chiede da settimane, ma l’operazione richiederà tempo perché è necessario formare i militari al loro uso, ha affermato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, prima di una riunione con i ministri della Difesa dell’Alleanza atlantica a Bruxelles.
Stoltenberg ha sottolineato che l’urgenza delle forniture, in un momento cruciale della guerra in Ucraina, è chiara. Allo stesso tempo il passaggio da sistemi d’armamento d’epoca sovietica a quelli moderni della NATO rende necessario un tempo di addestramento delle truppe.
Durante un colloquio prima della riunione, il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha presentato le richieste di armamenti da parte di Kiev: 300 lanciarazzi multipli, 2'000 mezzi blindati e un migliaio di droni.
Deposito di armi preso di mira
L’esercito russo afferma di aver colpito mercoledì un deposito di armi e munizioni forniti dalla NATO nella regione di Leopoli ma si tratta comunque d'nformazioni non verificate e fornite da fonti legate a Mosca.
Più a est, a Severodonetsk, dove le forze russe hanno chiesto la resa dei difensori ucraini, alcune centinaia di persone sarebbero rifugiate nei bunker sotterranei della fabbrica chimica Azot, ormai sotto assedio, in una situazione simile a quella dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Le forze ucraine si ritirano dal centro di Severodonetsk
Telegiornale 14.06.2022, 14:30