Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks da oltre 4 anni rifugiato nell’ambasciata dell'Ecuador a Londra per sfuggire agli Stati Uniti, continua ad essere un ricercato anche per la giustizia svedese. La Corte d’appello di Stoccolma ha confermato il mandato d’arresto emesso nei suoi confronti in quanto sospettato di uno stupro avvenuto nel 2010.
Il 45enne nega le accuse, contesta la validità dell’ordine di bloccarlo valido su tutto il suolo europeo. Teme che, se dovesse consegnarsi alla giustizia svedese, verrà estradato a Washington dove gli imputano la diffusione di centinaia di migliaia di documenti confidenziali tramite il suo sito.
Gli inquirenti del paese scandinavo potranno interrogare Julian Assange il 17 ottobre nella capitale britannica. La data è stata fissata dal procuratore generale ecuadoregno Wilson Toainga che condurrà l’incontro, procederà al possibile prelievo di fluido corporeo e porrà le domande al sospettato.
Diem/ATS