Azovstal, tutti i civili e i bimbi in salvo

Tutti i civili (donne, bambini e anziani) sono stati messi in salvo e fatti uscire dall'acciaieria Azovstal, l'ultima sacca di resistenza delle forze ucraine contro l'esercito russo nella città devastata di Mariupol. Lo ha reso noto Kiev sabato.

"Tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati portali fuori da Azovstal. Questa parte della missione umanitaria a Mariupol è stata compiuta", ha detto la vice-premier ucraina Iryna Verechtchuk sui social network.

Le operazioni di soccorso umanitario, in corso da una settimana sotto l'egida dell'ONU e del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), hanno permesso, secondo Kiev, la fuga di quasi 500 civili. Tuttavia, il ministero della difesa ucraino ha detto nel suo rapporto mattutino di sabato che "il nemico non ha fermato la sua offensiva", "bloccando" in particolare i difensori del distretto di Azovstal.

Mariupol, che aveva quasi 500'000 abitanti prima della guerra, è stata quasi interamente cancellata dalla mappa dopo due mesi di assedio e bombardamenti russi.

Più a ovest, due attacchi missilistici hanno colpito Odessa, il principale porto dell'Ucraina sul Mar Nero, venerdì sera senza causare vittime, ha detto il Comando meridionale delle forze ucraine. Anche la città di Mykolayev è stata presa di mira. Attacchi missilistici sono stati segnalati anche venerdì e sabato nella regione di Charkiv (nord-est) e intorno a Donetsk (est).

I russi hanno conquistato altro terreno nelle ultime 24 ore intorno a Severodonetsk, una delle principali città del Donbass ancora in mano ucraina.

A Charkiv, invece, la controffensiva ucraina per mettere la seconda città dell'Ucraina fuori dalla portata dell'artiglieria nemica ha guadagnato slancio, con la cattura di diverse posizioni russe a nord e a est, secondo il think tank statunitense ISW (Institute for the Study of War).

Con l'avvicinarsi del 9 maggio, le autorità ucraine si aspettano che gli attacchi russi si intensifichino. "Per favore non ignorate gli avvertimenti aerei e andate immediatamente nei rifugi, il rischio di bombardamenti è molto probabile in tutte le regioni dell'Ucraina", ha avvertito venerdì il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko, aggiungendo che nessuna commemorazione della vittoria del 1945 avrebbe avuto luogo nella capitale ucraina.

"Il nemico sta cercando di finire i difensori di Azovstal, stanno cercando di farlo prima del 9 maggio come regalo a Vladimir Putin", ha avvertito Oleksiy Arestovych, un consigliere del presidente Volodymyr Zelensky.

"Bombardamenti ogni giorno, tutti i giorni, al mattino, al pomeriggio e alla sera. Non c'è stato un giorno senza bombardamenti, non un giorno", ha detto Olga Babich all'AFP dopo aver lasciato il suo villaggio ed essere arrivata a Zaporizhia, nell'Ucraina meridionale.

La Russia è stata finora in grado di rivendicare il pieno controllo di una sola grande città, Kherson.

Nella tarda serata di sabato il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, ha detto che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Per il momento una trentina sono state tratte in salvo, e le operazioni di soccorso proseguono, ha aggiunto Haidai in un messaggio su Telegram, come riportano i media ucraini.