"Bisogna porre fine al ricatto nucleare"

L'Ucraina ha chiesto oggi, domenica, una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e ha esortato l'Occidente e la Cina a porre fine al "ricatto nucleare" della Russia, dopo che Vladimir Putin ha annunciato un prossimo dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia.

"L'Ucraina si aspetta un'azione efficace per contrastare il ricatto nucleare del Cremlino da parte di Regno Unito, Cina, Stati Uniti e Francia", ha dichiarato il ministero degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un comunicato.

"Chiediamo che venga immediatamente convocata una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a questo scopo", ha quindi aggiunto.

Sul tema "la Russia ancora una volta conferma la sua cronica incapacità di gestire responsabilmente le armi nucleari, intese come mezzo di deterrenza e di prevenzione della guerra; non come uno strumento di minaccia e intimidazione", ha sottolineato il ministro.

Anche la NATO si è pronunciata su questo punto, giudicando la retorica nucleare del Cremlino "pericolosa e irresponsabile". Sono le parole, citate dal Guardian, di un portavoce dell'Allenaza atlantica. "Stiamo monitorando la situazione e non ci sono passi che ci costringano a modificare la nostra strategia" ha concluso poi il portavoce.

Intanto anche Josep Borrell ha preso parola sulla questione, indentificando nelle intenzioni russe "un'irresponsabile escalation e una minaccia alla sicurezza europea". È quanto riporta il tweet dell'Alto rappresentante dell'Unione europea.

Minsk può "ancora fermare" questa escalation, "è una sua scelta", sostiene Borrell, avvertendo che l'UE "è pronta a rispondere con ulteriori sanzioni".