L'Ucraina ha promesso rappresaglie dopo i bombardamenti della notte su Odessa che hanno fatto almeno due morti e 22 feriti e distrutto gran parte della storica cattedrale della Trasfigurazione, nel centro storico. Il ministero della difesa di Kiev parla di 19 missili di tipo Onyx, Kalibr e Iskander lanciati sulla città portuale; nove sono stati intercettati.
All’interno della cattedrale - vecchia di oltre 200 anni e lunga 95 metri - le icone sono bruciate, le decorazioni cadute, solo la torre campanaia ha resistito. Tutte le finestre e le porte sono scoppiate per lo spostamento d’aria. Secondo il governatore della regione, in tutto venticinque monumenti sono rimasti danneggiati nel centro storico in quelli che ha definito attacchi deliberati.
Il ministero della difesa russo smentisce il proprio coinvolgimento e afferma che la causa più probabile della distruzione è la caduta di un missile guidato antiaereo ucraino. Mosca accusa Kiev di collocare deliberatamente nelle aree residenziali le batterie antiaeree e dice di avere attaccato solo obbiettivi militari a distanza di sicurezza dalla cattedrale.
L’Unesco, l’UE e numerosi governi hanno condannato l’attacco. Il presidente ucraino Zelensky ha parlato di crimine di guerra e di ennesimo tentativo di cancellare la storia ucraina. Il ministro degli esteri ha annunciato che solleverà la questione all’ONU.
Putin e Lukashenko a San Pietroburgo
I presidenti di Russia e Bielorussia si sono incontrati a San Pietroburgo ed hanno visitato la cattedrale. E’ il loro primo incontro dalla fallita rivolta del gruppo Wagner, crisi nella quale Lukashenko ha svolto un importante ruolo di mediazione. Il presidente bielorusso ha parlato di piani inaccettabili della Polonia per smembrare l’Ucraina e prendersi la parte occidentale. Per il presidente russo la controffensiva ucraina è fallita. I due leader si sono fatti fotografare per le strade, acclamanti dalla folla.
Notiziario 16 del 23.07.2023
Notiziario 23.07.2023, 16:16