Brucia la Sardegna, incendi da nord a sud

È una domenica di fuoco quella che sta vivendo la Sardegna cinta da diversi roghi sulle coste sud, est e nord-orientali. Due incendi sono scoppiati in mattinata nella parte meridionale dell’isola, sospinti dal forte vento di maestrale che soffia da alcuni giorni. Le fiamme hanno provocato gravi danni nella zona di Feraxi, con quattro aziende agricole devastate. Alcune strutture ricettive sono state inoltre minacciate ed è stato necessario evacuare gli ospiti. Sul posto stanno ancora operando i vigili del fuoco, gli agenti del corpo forestale e numerosi volontari, supportati da canadair ed elicotteri.

"Non ci sono certezze assolute, ma stento a credere che gli incendi siano stati provocati da autocombustione", ha detto il sindaco di Muravera, Salvatore Piu, annunciando la proclamazione dello "stato di calamità”, nonché un esposto alla procura contro ignoti: "I responsabili di questa nefandezza devono essere puniti severamente". Anche Porto Corallo a Villaputzu e San Priamo, la caratteristica borgata di San Vito, sono toccate dai roghi.

A metà pomeriggio un grosso incendio è inoltre divampato a Monte Longu di Posada (Nuoro), nella costa nord orientale. Le fiamme alimentate dal vento, si stanno spingendo velocemente verso Siniscola e il centro balneare de La Caletta. Decine sono le abitazioni evacuate a Posada ed è stata chiusa precauzionalmente anche la SS 131 all'altezza di Siniscola, la strada che collega Abbasanta a Olbia. Le fiamme corrono verso la costa a ridosso della statale 125 orientale sarda. Sono 600 le persone evacuate a Posada, tra Monte Longu e San Giovanni, le località raggiunte dalle fiamme dove il cielo si è oscurato dal fumo.

Sono due i canadair partiti dalla base di Ciampino impegnati nelle operazioni di spegnimento insieme al Super Puma, gli elicotteri della flotta regionale e decine di uomini e mezzi a terra, dei vigili del fuoco e della protezione civile regionale. "Un rogo di vastissime proporzioni sta interessando il territorio di Posada - ha detto all'agenzia ANSA Giorgio Fresu, consigliere comunale del centro costiero - L'incendio è partito verso le 14. Nonostante l'impiego massiccio di uomini e mezzi la situazione è davvero drammatica: con il maestrale che soffia forte sta diventando una lotta impari".

Allarme ancora nel meridione dell’isola, dove il fuoco incombe sulle case e gli edifici commerciali all’ingresso di Quartu Sant’Elena, a pochi chilometri da Cagliari. Paura per gli abitanti che si affacciano su via Fiume, anche perché il fumo sta invadendo le strade e le piazze del rione. A fuoco il canneto dello stagno di Molentargius, area umida protetta tra Cagliari e Quartu a pochi passi dalla spiaggia del Poetto. Tra le località minacciate anche San Sperate, il paese dei murales e delle pietre sonore dell’artista Pinuccio Sciola.