Multe di 5'000 euro (circa 5'400 franchi) per il conducente e sequestro del veicolo: la capitale argentina Buenos Aires ha cominciato ad applicare pesanti sanzioni contro i tassisti di Uber dopo che un tribunale ne aveva sancito, mercoledì, l’illegalità.
La decisione della magistratura era intervenuta a seguito delle proteste dei sindacati e di quasi 40'000 tassisti che denunciavano la società statunitense, attiva nei trasporti di persone con veicoli privati, già nell’occhio del ciclone in molti paesi europei, per "concorrenza sleale". Le multe, ha spiegato il Segretario ai trasporti della città di Buenos Aires Juan José Mendez, si "giustificano dopo la decisione del tribunale e poiché si tratta dell’esercizio di un’attività illegale che infrange il Regolamento dei trasporti".
La decisione giudiziaria non ha potuto però essere notificata a Uber Argentina in quanto la società non ha alcune sede legale nel Paese; su twitter Uber minimizza e ritiene di operare in "piena legalità". Persino il presidente argentino Mauricio Macrì ha applaudito alla decisione presa dalla capitale.
ATS/AFP/Swing