Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC) chiede un embargo sulla vendita di materiale bellico a Israele. La richiesta è contenuta in una risoluzione adottata venerdì a Ginevra. Risoluzione che esige anche un cessate il fuoco “immediato” a Gaza e che Berna convochi una riunione dei firmatari delle Convenzioni di Ginevra, che costituiscono la base del diritto internazionale umanitario.
Si tratta della prima presa di posizione del Consiglio in merito al conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas, iniziato dopo che quest’ultimo ha lanciato un sanguinoso attacco contro Israele lo scorso 7 ottobre. Azione che ha poi provocato bombardamenti e incursioni di terra da parte di Israele, che hanno causato decine di migliaia di morti nella Striscia, per la maggior parte civili.
L’UNHRC è un organismo dell’ONU con sede a Ginevra; è un organo sussidiario dell’Assemblea generale e lavora a stretto contatto con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Non dispone tuttavia di strumenti vincolanti per imporre le sue risoluzioni.
Il testo adottato oggi è stato approvato con 28 voti favorevoli, 6 contrari e 13 astensioni. Chiede anche alla Commissione internazionale indipendente d’inchiesta sui territori palestinesi di riferire sulla fornitura di questi materiali allo Stato ebraico fino ad oggi. La risoluzione chiede infine un accesso umanitario “immediato” alla Striscia di Gaza.
Israele ha per parte sua criticato aspramente l’adozione di questa risoluzione, parlando di un voto “a favore di Hamas”.
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