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Gaza, l’esercito israeliano lascia Al Shifa

Terminate le operazioni militari nel complesso dell’ospedale della Striscia - Arrestata in Israele la sorella del leader di Hamas

  • 1 aprile, 10:41
  • 1 aprile, 12:08
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Le distruzioni nell'area dell'ospedale al-Shifa

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Di: Agenzie/ARi

L’esercito d’Israele ha annunciato oggi, lunedì, di aver lasciato il complesso dell’ospedale Al Shifa di Gaza City, chiudendo in tal modo operazioni militari che proseguivano nell’area da due settimane.

I soldati israeliani, ha dichiarato un portavoce militare, “hanno ucciso terroristi in scontri ravvicinati, localizzato numerose armi e documenti di intelligence” in tutto l’ospedale, “prevenendo danni a civili, pazienti ed équipe mediche”. Un elicottero ha inoltre colpito “un complesso militare di Hamas, dotato di trappole esplosive”.

Intanto il Comando centrale militare degli Stati Uniti (Centcom) ha reso noto di aver proceduto ieri ad un “lancio aereo di assistenza umanitaria” nel nord della Striscia al fine di “fornire aiuti essenziali ai civili” colpiti dal conflitto in atto. L’operazione, è stato reso noto via X, è stata effettuata con 4 aerei C-130 che hanno sganciato sull’area l’equivalente di “oltre 50’000 pasti pronti”.

Resta elevata la tensione tra Israele e il Libano. Jet israeliani hanno colpito 10 “obiettivi terroristici di Hezbollah” nell’area di Rachaya Al Foukhar nel sud del Libano. Lo ha riferito ancora un portavoce militare, secondo cui tra gli obiettivi ci sono “depositi di armi, postazioni di lancio e infrastrutture terroristiche”

Arrestata la sorella di Haniyeh

Nelle ultime ore si è inoltre appreso dell’arresto in Israele, dove vive, della sorella del leader di Hamas Ismail Haniyeh. La misura è scattata nel quadro di un’inchiesta “per terrorismo” intrapresa dalle autorità israeliane.

La 57enne è infatti sospettata di avere contatti con agenti di Hamas e “di identificarsi con l’organizzazione, incitando a commettere atti terroristici in Israele”, afferma una fonte di polizia. Durante una perquisizione nella sua casa a Tel Aviv, sono stati scoperti documenti, telefoni e “delle prove” che attesterebbero la sua implicazione in “infrazioni gravi contro la sicurezza dello Stato”.

Netanyahu, intervento riuscito

È quindi riuscito “con successo” l’intervento chirurgico, con anestesia totale, cui ha dovuto sottoporsi Benjamin Netanyahu per l’asportazione di un’ernia. “È in forma e comincia a riprendersi”, ha reso noto oggi l’ufficio del premier d’Israele. Il ministro della giustizia Zariv Levin aveva assunto ad interim la guida dell’Esecutivo durante l’operazione.

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Contro Netanyahu si è svolta ieri sera una nuova dimostrazione a Gerusalemme

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Ma sempre ieri sera il primo ministro è nuovamente finito al centro di contestazioni popolari: migliaia di persone hanno infatti manifestato a Gerusalemme per chiedere le sue dimissioni e il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza.

Gaza, ospedale di Al Shifa al centro degli scontri

Telegiornale 31.03.2024, 20:00

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