Il futuro del fondatore di WikiLeaks Julian Assange si dovrebbe giocare su cinque scenari, dopo l’abbandono in Svezia delle accuse (più o meno controverse) di stupro e la permanenza quinquennale nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
Assange potrebbe lasciare, quindi, l’ambasciata dell’Ecuador ma rischia di essere arrestato dalla polizia britannica per aver violato, nel 2012, la libertà condizionale. In caso di fermo rischia da una semplice multa ad un anno di prigione. Il fondatore di WikiLeaks, lasciasse il suo rifugio a Londra, rischierebbe anche di essere estradato negli Stati Uniti dove lo attende un processo per diffusione abusiva di documenti militari e diplomatici confidenziali.
I commentatori non escludono neppure una possibile richiesta svedese di estradizione (con la riapertura del dossier) dello stesso Assange che, se detenuto in Inghilterra, sarebbe facilitata nelle procedure. Di fronte a questi scenari Assange potrebbe dunque rimanere nell’ambasciata dell’Ecuador o sperare che uno Stato qualsiasi lo accolga come rifugiato politico.
ATS/AFP/Swing