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Diritti umani, strappo di Trump

L'amministrazione statunitense ha deciso di ritirarsi dal Consiglio dei diritti umani dell'ONU. Svizzera: "Rammarico, ma rispettiamo la decisione"

  • 20 giugno 2018, 01:31
  • 23 novembre, 01:07
02:05

RG 07.00 del 20.06.2018: La corrispondenza di Emiliano Bos

RSI Info 20.06.2018, 09:53

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Gli Stati Uniti mantengono la promessa ed escono dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC). Lo annuncia l'ambasciatrice americana all'ONU, Nikki Haley, che ha più volte criticato il Consiglio per il trattamento riservato a Israele. L'ambasciatrice ha citato tra le azioni del Consiglio da inserire nella "lista nera" anche l'ammissione tra i suoi membri del Congo, così come l'incapacità di affrontare le violazioni dei diritti umani in Venezuela e in Iran.

E' l'ennesimo schiaffo dell'amministrazione di Donald Trump ad organizzazioni e accordi internazionali le cui politiche sono giudicate non in linea con gli interessi americani in materia di commercio, difesa, cambiamento climatico e, ora, diritti umani.

Gli Stati Uniti hanno boicottato il Consiglio per tre anni durante l'era di George W. Bush e sono tornati a farne parte con Barack Obama. La decisione di Washington di ritirarsi dall'organo, di cui fanno parte 47 nazioni, è la più definitiva. C'era infatti un'altra alternativa possibile, quella di rimanere osservatori non votanti.

ATS/M. Ang.

Israele plaude

Israele ringrazia il presidente Trump "per la coraggiosa decisione contro l'ipocrisia e le bugie del cosiddetto Consiglio dei diritti umani dell'Onu". Lo ha affermato il ministero degli Esteri, retto dal premier Benyamin Netanyahu, dopo la decisione di Washington della scorsa notte di lasciare l'organismo. "Invece che occuparsi dei regimi che sistematicamente violano i diritti umani - ha proseguito - quel Consiglio si è ossessivamente fissato con Israele, l'unica vera democrazia del Medio Oriente".

"La Svizzera si rammarica"

PP 12.00 del 20.06.18: il servizio di Alan Crameri

La Svizzera "si rammarica" della decisione degli Stati Uniti - annunciata mercoledì - di ritirarsi dal Consiglio dei diritti umani dell'Onu, che considera "un organo fondamentale nella promozione e nella protezione dell'insieme di questi diritti". Lo dice il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).Il Consiglio - prosegue il comunicato - ha "un impatto tangibile sul terreno, in particolare per l'invio di missioni di verifica dei fatti e di commissioni d'inchiesta" in occasione "di situazioni preoccupanti". Esso "svolge anche un ruolo importante nello sviluppo del quadro normativo". Berna "rispetta tuttavia la decisione sovrana degli Stati Uniti".

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