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Genova, scavi e polemiche

Continuano le ricerche dei dispersi dopo il crollo del ponte Morandi - In molti rifiutano i funerali di Stato

  • 17 agosto 2018, 14:44
  • 23 novembre, 00:36
01:11

RG 12.30 del 17.08.2018 La corrispondenza di Alessandro Braga

RSI Info 17.08.2018, 14:31

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Dopo quattro giorni dal crollo del ponte Morandi a Genova non si fermano le ricerche dei dispersi, tra i 10 e i 20, sotto le macerie. I vigili del fuoco hanno lavorato con ruspe e martelli pneumatici per cercare di aprirsi un varco tra gli enormi blocchi di cemento. Gli scavi si concentrano attorno al basamento del pilone e il blocco di ponte lungo una ventina di metri precipitato sulla ferrovia.

E mentre il lavoro dei soccorritori non si ferma, venerdì si tengono i primi funerali in forma privata. Meno della metà dei famigliari delle 38 vittime hanno accettato infatti le esequie pubbliche che si terranno sabato a Genova. La maggior parte, in polemica con le autorità, ha preferito riportare i propri cari a casa. I primi a criticare lo Stato sono stati i genitori dei quattro giovani di Torre del Greco, Napoli, che erano in viaggio verso Nizza. “E’ stato lo Stato a causare questo”, ha postato su Facebook una delle mamme dei ragazzi, “non devono permettere di farsi vedere: la passerella dei politici è stata vergognosa”.

Intanto venerdì mattina, dopo il crollo in Borsa della vigilia, Atlantia (la società che controlla Autostrade per l’Italia) ha aperto le contrattazioni con il segno positivo. Un dato che rispecchia le dichiarazioni fatte nel tardo pomeriggio di giovedì dal Governo, primo compatto per il ritiro della concessione, poi più possibilista nel limitarsi a sanzioni.

ATS/AlesS

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