Elena Milashina, una giornalista investigativa russa del quotidiano indipendente Novaya Gazeta, è stata ricoverata in ospedale dopo essere stata picchiata in Cecenia. Lo ha riferito l'ONG per i diritti umani Memorial. La donna è stata aggredita con l'avvocato Alexander Nemov nei pressi dell'aeroporto di Grozny, dove era appena atterrata.
La giornalista si stava recando al processo di Zarema Musayeva, madre dell'attivista sociale Yangulbayevs e moglie di un giudice federale. Musayeva è stata rapita dal suo appartamento a Nizhny Novgorod dalle forze dell'ordine cecene nel gennaio 2022 e portata con la forza in Cecenia. L'avvocato Nemov rappresenta i suoi interessi in tribunale.

Russia, i Wagner non saranno perseguiti
Telegiornale 27.06.2023, 20:00
"Mani legate, in ginocchio, pistola puntata alla testa. Un classico rapimento, come si faceva una volta. Non se ne vedevano da tempo. Hanno immobilizzato il tassista e l'hanno buttato fuori dall'auto, sono saliti in macchina, ci hanno piegato la testa, mi hanno legato le mani, mi hanno messo in ginocchio, mi hanno puntato la pistola alla testa. Hanno fatto tutto in modo nervoso e così non sono riusciti a legarmi le mani", ha raccontato Milashina in ospedale.
Elena e Alexander sono stati picchiati da una decina di uomini con manganelli e calci. Gli aggressori hanno distrutto telefonini e tablet, poi l’hanno rasata, pestata con calci e pugni, puntato la pistola in faccia urlandole "ora non scriverai piú nulla, vai via dal paese, siete stati avvertiti". Ed infine l’hanno cosparsa di zelyonka, un antisettico simile alla tintura di iodio (resta addosso per molto tempo) diffusissimo in Russia, che i gruppi nazionalisti pro-Putin usano contro i loro oppositori.

Putin tra la gente dopo l'ammutinamento della Wagner
Telegiornale 29.06.2023, 12:30