La "damnatio memoriae" del gruppo Wagner è in atto, ma lui, Evgeni Prigozhin, il capo del gruppo di mercenari che si è ribellato a Putin, "non è assolutamente fuori dai giochi". A dirlo alla RSI è Jelena Aparac, che per l'ONU ha diretto il monitoraggio sulla compagnia paramilitare che lo scorso 24 giugno ha marciato su Mosca, fermandosi a ridosso della capitale. "Non sappiamo quali sono i contenuti dell'accordo tenuto con Putin e nemmeno qual è la sua carta negoziale", dice l'esperta.
Anche se per il momento è troppo presto per prevedere cosa accadrà, la studiosa evidenzia che è in atto un vero e proprio rimescolamento tra i vari elementi della società russa che contano nel potere dello Stato, vale a dire gli oligarchi, i militari e i vertici dei servizi di informazione: "Tutti - dice Jelena Aparac - stanno cercando di capire con chi schierarsi, quali nuove alleanze formare. Ci sono molte dipendenze reciproche e gli oligarchi hanno bisogno dei militari e i militari hanno bisogno degli oligarchi per sostenere il loro potere. Secondo le mie fonti, la domanda fondamentale delle prossime settimane è, chi si alleerà con chi? E il secondo interrogativo capitale è chi sostituirà Putin? Se Putin se ne andrà".
Sulla capacità del presidente russo di restare al potere, la studiosa del fenomeno Wagner ha le idee chiare: "Putin non potrà rimanere al potere a lungo e non potrà promettere molto ai vari gruppi che si stanno riposizionando. Non è più chiaro chi abbia l'ultima parola e il controllo finale sulle risorse che escono dall'Africa. Al momento è tutto confuso".
Le operazioni militari, comprese quelle di Wagner nei vari conflitti in Africa e in particolare nella Repubblica Centroafricana, in Mali, ma anche in Libia, giocano un ruolo chiave dal punto di vista economico. "Per la Russia la posta in gioco economica è molto, molto importante, perché c'è uno sfruttamento delle risorse naturali su cui Wagner, ma anche lo Stato russo, fanno affidamento. Attraverso varie costruzioni legali a cavallo di diverse giurisdizioni si è creato un sistema opaco per cui non si sa chi è realmente coinvolto, e in che misura, in queste operazioni economiche e militari, chi prende le decisioni e chi influenza la strategia". Non si sa nemmeno, conclude l'esperta, "chi beneficia della presenza di Wagner in queste zone di conflitto e chi approfitta dello sfruttamento delle risorse naturali".
Chi sono i "Wagner" e il suo capo Prigozhin
SEIDISERA 04.07.2023, 18:45
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