L'onda lunga della guerra a Gaza non si ferma e arriva nelle assisi internazionali. Il Consiglio dei diritti umani dell'ONU ha deciso di aprire un'inchiesta internazionale sulle "violazioni dei diritti umani commesse nei Territori palestinesi occupati e in Israele da aprile scorso", ma anche "sulle cause profonde" delle tensioni.
Una risoluzione - su iniziativa del Pakistan - che il premier Benjamin Netanyahu ha respinto denunciando "l'aperta ossessione anti-israeliana dell'Onu". "Ancora una volta - ha denunciato - un'immorale maggioranza automatica sbianca un'organizzazione terroristica e genocidaria che deliberatamente colpisce civili israeliani mentre trasforma quelli di Gaza in scudi umani", mentre "raffigura come colpevole una democrazia che agisce legittimamente per proteggere i suoi cittadini da migliaia di attacchi missilistici indiscriminati". "Questa farsa - ha continuato furioso Netanyahu - si fa beffe del diritto internazionale e incoraggia i terroristi in tutto il mondo".
La decisione del Consiglio - approvata in seduta straordinaria con 24 voti favorevoli, 9 contrari e 14 astensioni - è stata preceduta da un intervento dell'Alto Commissario per i diritti umani Michelle Bachelet. L'esponente delle Nazioni Unite ha detto che gli attacchi di Israele sulla Striscia durante il conflitto potrebbero costituire "dei crimini di guerra". Israele, che non fa parte del Consiglio, ha ribadito che quella è un'istituzione "guidata dall'ipocrisia e dall'assurdo".
Israele-Hamas, la tregua e le sue prospettive
Telegiornale 21.05.2021, 21:55