I leader dei 27 membri dell’Unione Europea (UE) sono a Roma per il sessantesimo anniversario della nascita dell’UE e per sottoscrivere una dichiarazione programmatica sul loro futuro per i prossimi 10 anni.
Un anniversario che cade in un momento di crisi visto che tra meno di sette giorni la Gran Bretagna avvierà formalmente la procedura di uscita dall’UE. E pure la dichiarazione non sembra fare l’unanimità. Alcuni membri, come la Polonia, hanno già minacciato di non siglare il documento.
Il testo dovrebbe altresì mettere l’accento sull’indivisibilità dell’Unione, sul rispetto delle regole comuni e della solidarietà tra i membri. Tutti elementi messi a dura prova negli ultimi tempi, soprattutto dai paesi dell’est, dalla gestione della crisi migratoria. Poco entusiasmo sembra sia stato riservato anche alla cosiddetta UE a due velocità auspicata da Francia e Germania. Anche in questo caso i membri dell’est temono di essere “lasciati per strada” da quei paesi che avanzano più velocemente in determinati settori.
RG/ATS/AFP/Swing
RG 18.30 del 24.03.2017: Le voci dei protagonisti, le esigenze e il contesto che hanno portato ai Trattati di Roma, che istituirono la CEE e l'EURATOM, primi pilastri della futura Unione Europea. La ricostruzione storica di Manjula Bhatia.
RSI Info 24.03.2017, 18:44
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