Tensioni indipendentiste tornano a farsi sentire in Scozia. La premier scozzese Nicola Sturgeon ha chiesto al Governo britannico di avviare un negoziato per il trasferimento di poteri alla Scozia così che possa tenere un nuovo referendum sull'indipendenza. Nel caso in cui Londra neghi questa possibilità, la leader del partito indipendentista ha fatto sapere che saranno valutate tutte le opzioni ragionevoli per “garantire agli scozzesi il diritto di autodeterminazione e di eventualmente rivotare sulla permanenza o meno della regione in seno all’UE”.
La richiesta di Sturgeon arriva in concomitanza con la presentazione da parte del premier inglese Boris Johnson del suo programma di Governo (il tradizionale “discorso del trono” della regina Elisabetta II che segna l’avvio della nuova sessione parlamentare) che ha come obiettivo prioritario la realizzazione della Brexit e l’aumento dei mezzi a disposizioni di alcuni settori chiave dell’economia inglese.
La sovrana ha detto che “il primo ministro è stato molto chiaro su quelle che sono le priorità del Paese: Brexit, maggiori fondi per la sanità, per le scuole, le infrastrutture e la lotta ai crimini violenti o di matrice terroristica con inasprimento delle pene”. Punti programmatici che Johnson aveva già anticipato lo scorso 14 ottobre in vista della campagna elettorale che lo ha visto trionfare alcuni giorni fa portando i Tory a ottenere 365 seggi su 650 alla Camera dei Comuni.
ATS/AFP/Swing