Cresce la polemica in Italia per le cariche della polizia alle manifestazioni pro-Palestina di Venerdì a Pisa e Firenze. Da più parti la risposta repressiva delle forze dell’ordine è infatti giudica sproporzionata.
Il bilancio è di cinque studenti feriti a Pisa, una ragazza col naso fratturato a Firenze e un fuoco di fila di accuse e sdegno da parte dell’opposizione di centrosinistra contro la gestione dell’ordine pubblico, con tanto di richieste di chiarimento al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Manifestazioni pro-Palestina: cariche della polizia a Pisa e Firenze
RSI Info 24.02.2024, 10:05
A sollevare le prese di posizioni più critiche è quanto accaduto a Pisa dove un corteo studentesco improvvisato, che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri dove si affaccia la sede centrale dell’Ateneo, è stato fermato da più cariche della polizia. Video con gli studenti chiusi in una strada stretta e colpiti hanno fatto velocemente il giro dei social scatenando la reazione anche del sindaco leghista Michele Conti: “Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero”.
A Firenze il corteo vedeva insieme Cobas, studenti e comunità palestinese: partito da piazza Santissima Annunziata aveva raggiunto piazza Ognissanti, seguendo un itinerario di cui era tato dato preavviso alle autorità. Poi le cariche di polizia e carabinieri quando i manifestanti si sono mossi verso una destinazione non ‘autorizzata’, il vicino consolato Usa. “La città di Firenze ha diritto di sapere perché la reazione delle forze dell’ordine sia stata così sproporzionata e violenta per una manifestazione che, seppure su un percorso non autorizzato, era pacifica e non violenta”, le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella.
Piazza dei Cavalieri: i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento
Nuova manifestazione a sostegno degli studenti
La Digos (Divisione investigazioni generali e operazioni speciali), si apprende, deposita oggi gli atti documentali in procura in merito soprattutto a quanto avvenuto a Pisa, per chiarire gli episodi che hanno suscitato fortissime critiche.
Ieri in serata, a Pisa sono poi scese in piazza per solidarizzare con gli studenti circa 5’000 persone, che hanno manifestato pacificamente fino alle 20 nella centralissima piazza dei Cavalieri, per poi sciogliere il presidio.
Se la polizia ha esagerato “ci saranno sanzioni”, ha per parte sua commentato il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani (Forza Italia). “Se sono stati commessi errori il ministero interverrà”; “se la polizia ha sbagliato ha sbagliato, ma attenzione, i poliziotti sono figli del popolo” e “se ci sono stati degli abusi il ministero li sanzionerà, ma non bisogna strumentalizzare, ho sentito da (Elly, ndr.) Schlein (leader del PD, ndr.) parole di strumentalizzazione contro le forze dell’ordine”.
Mattarella: “Con i ragazzi i manganelli esprimono fallimento”
Nel frattempo, il Quirinale ha diramato una presa di posizione ufficiale: “Il Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella, ndr.) ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”, si legge nella nota.
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