Li Qiang, considerato uno dei più stretti confidenti del presidente cinese Xi Jinping riconfermato all’unanimità venerdì, è stato nominato oggi (sabato) nuovo primo ministro cinese al Palazzo del Popolo di Pechino.
Il presidente, suo sponsor, ha firmato il decreto di nomina al quale, tra gli applausi dell'aula, ha fatto seguito il passaggio delle consegne tra il primo ministro uscente Li Keqiang, in carica dal 2013, e il neo premier Li Qiang, che era l’unico candidato alla carica ed è stato eletto con 2’936 voti favorevoli, 3 contrari e 8 astensioni.
La stretta di mano tra il nuovo premier e il riconfermatissimo presidente Xi Jinping
Li, tra gli alleati più fidati del presidente Xi Jinping, è l'ex capo del Partito comunista di Shanghai che aveva supervisionato il lockdown draconiano di aprile e maggio 2022 per contrastare l'ondata di focolai di Covid-19: la disastrosa gestione della crisi, con proteste diffusi e scontri, aveva messo in dubbio la possibilità di una sua salita ai vertici del Partito comunista cinese (Pcc) e dello Stato.
Dopo la sua nomina, Li Qiang ha prestato giuramento sulla Costituzione. Con il pugno destro alzato e la mano sinistra sul documento, ha giurato di "lavorare duramente per costruire un grande Paese socialista moderno".
Il primo ministro cinese è il capo del Consiglio di Stato. La sua posizione è tradizionalmente associata alla gestione quotidiana del Paese e alla conduzione della politica macroeconomica.
Li, considerato un pragmatico con buone capacità gestionali con il mondo degli affari, ha dimostrato - in base ad alcuni osservatori - di essere più di un semplice lealista di Xi che molti si aspettavano, svolgendo ruoli di primo piano oltre che nella lotta al Covid anche sul fronte della crescita dell'economia.
Li Qiang assume l'incarico in un momento in cui la seconda economia mondiale sta affrontando un forte rallentamento, indebolito da quasi tre anni di politica inflessibile "zero Covid". Per il 2023, il governo ha fissato un obiettivo di crescita del PIL di "circa il 5%", uno dei più bassi degli ultimi decenni.
Le altre nomine
Sabato i deputati hanno anche nominato Zhang Youxia e He Weidong vicepresidenti della Commissione militare centrale, di cui Xi Jinping è presidente, mentre Zhang Jun eredita la carica di presidente della Corte suprema.
Ying Yong, ex leader del partito nella provincia centrale di Hubei, dove sono stati scoperti i primi casi Covid-19, è stato eletto procuratore generale della Procura suprema del popolo. Liu Jinguo è diventato capo della Commissione nazionale di vigilanza, l'organo che si occupa della lotta alla corruzione.
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Notiziario 11.03.2023, 08:08
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