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Liechtenstein, addio alla radio pubblica

I cittadini del principato hanno detto sì ad un’ iniziativa della destra che chiedeva di sopprimere il contributo pubblico all’emittente

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Notiziario 27.10.2024, 15:00

  • Keystone
Di: Agenzie/RSI Info 

Con il 55,4% dei suffragi (in cifre assolute: 6’786 voti contro 5’457) i cittadini del Liechtenstein hanno deciso di abolire il sostegno statale alla radio del principato. Lo riferisce il sito del governo, precisando che la partecipazione al voto è stata del 59,3%

La proposta è stata promossa dai Democratici per il Liechtenstein (DPL), partito nato nel 2018 da una scissione nel campo conservatore che ha ottenuto alle ultime elezioni (2021) l’11% dei suffragi, aggiudicandosi due dei venticinque seggi al Parlamento. Il DPL esprime posizioni euroscettiche (il Liechtenstein fa parte dello Spazio economico europeo, che la Svizzera ha rifiutato nel 1992) e contrarie all’immigrazione.

I promotori lamentavano il fatto che - nonostante l’emittente abbia fino a oggi ricevuto il 70% dei finanziamenti pubblici ai media, pari a circa quattro milioni di franchi all’anno - l’emittente abbia dovuto essere salvata in più di un caso con prestiti di emergenza. Secondo il partito emittenti private potrebbero fornire migliori prestazioni di servizio pubblico a costi inferiori.

Il governo chiedeva invece di respingere l’iniziativa, affermando che con soli 40’000 abitanti c’è il rischio che in futuro non esistano più stazioni radio nel principato, con importanti conseguenze negative sulla formazione dell’opinione pubblica e sull’identità nazionale.

Non è chiaro cosa succederà ora. Incoraggiata dalla destra, la privatizzazione di Radio L (come viene informalmente chiamata) è già stata oggetto di dibattito negli scorsi anni.

Radiotelevisione e Liechtenstein, una storia sofferta

Le prime trasmissioni radiofoniche dal Liechtenstein risalgono all’autunno del 1938, in Onde Medie, e durarono circa un anno: con lo scoppio della Seconda guerra mondiale e una serie di difficoltà finanziarie, la Lirag (la società radiofonica) sospese il servizio.

L’attuale compagnia è nata nel 1995, dopo qualche anno di sperimentazioni, come emittente privata. Solo nel 2004 è stata trasformata in una stazione pubblica, per evitarne la chiusura quando l’investitore che l’aveva fondata si è ritirato. Si noti che fino al 1999 il Liechtenstein ha riscosso un canone radiotelevisivo, con cui finanziava la distribuzione di programmi radio e TV dalla Svizzera.

Il Liechtenstein è stato l’ultimo stato d’Europa ad avere una propria televisione, 1FLTV, che però è una società privata. In passato la stazione ha tentato di entrare nell’Unione europea di radiodiffusione (UER/EBU) per poter partecipare ad Eurosong. I passati tentativi del principato di essere ammesso al concorso sono falliti proprio a causa della mancanza di una propria televisione (avere una radio non basta). Insieme al Vaticano, il Liechtenstein è così l’unico stato d’Europa a non avere mai partecipato al festival.

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Radio Liechtenstein rischia la privatizzazione

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